Il Piano d’azione nazionale per il biologico è finalmente realtà. È stato appena approvato, nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, il Piano che rappresenta un passaggio indispensabile per sostenere la transizione ecologica dei sistemi agroalimentari italiani e che dà attuazione all’art. 7 della legge 9 marzo 2022, n. 23 sul biologico.
FederBio esprime grande soddisfazione poiché il Piano d'azione individua una strategia per favorire lo sviluppo della produzione e dei consumi di alimenti bio, oltre ad accogliere le proposte fatte dalla Federazione durante i tavoli di lavoro al MASAF.
“Il Piano rappresenta uno strumento strategico per raggiungere il 25% di superficie coltivata a biologico al 2027, obiettivo fondamentale soprattutto adesso, dopo la bocciatura da parte dell’Europarlamento della riduzione del 50% dell’utilizzo dei pesticidi prevista nella Strategia Farm to Fork - sottolinea Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio – Lo sviluppo dell’agricoltura bio è lo strumento concreto che abbiamo a disposizione per ridurre l’uso delle sostanze chimiche di sintesi in agricoltura”.
Tra le misure principali contenute nel Piano, il marchio Made in Italy bio, che valorizza l’origine della materia prima e il ruolo degli agricoltori italiani, le iniziative per il giusto prezzo e la valorizzazione dei distretti biologici, estremamente rilevanti per lo sviluppo dell’agricoltura e dell’economia dei territori.
Il Piano sostiene le mense biologiche, l’attività di Ricerca e Innovazione, indispensabile per consolidare il contributo del biologico per la sostenibilità dei sistemi agricoli e alimentari. Prevede, inoltre, attività di promozione e comunicazione tese a incrementare i consumi di alimenti biologici.
Per FederBio, ulteriore elemento contenuto nel Piano, particolarmente importante in questa fase di sviluppo del settore, riguarda il potenziamento dell’organizzazione delle imprese attraverso reti, associazioni di produttori e l’interprofessionalità.
Fondamentale per la realizzazione del Piano sarà dare piena attuazione a tutte le misure del Piano Strategico Nazionale della PAC in maniera integrata con le principali programmazioni previste per il settore agroalimentare a partire dal PNRR.
“Il nostro Paese è leader in Europa nel biologico e in uno scenario sempre più complesso, caratterizzato da instabilità e volatilità, l’approvazione definitiva del Piano d’azione per il bio risulta decisamente rilevante per supportare produzioni e consumi di alimenti bio, che stanno risentendo sia dell’inflazione sia degli effetti sempre più frequenti di condizioni climatiche estreme. Infine, vogliamo ringraziare il Sottosegretario D’Eramo del MASAF per l’impegno e la grande disponibilità a sostenere il biologico attraverso azioni concrete e strategie compartecipate tra il Governo e le organizzazioni di settore”, conclude la Presidente di FederBio.
A proposito di Federbio
FederBio (feder.bio) è una federazione nazionale nata nel 1992 per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, con l’obiettivo di tutelarne e favorirne lo sviluppo. FederBio socia di IFOAM e ACCREDIA, l’ente italiano per l’accreditamento degli Organismi di certificazione, è riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell’ambito di tavoli nazionali e regionali.
Attraverso le organizzazioni associate, FederBio raggruppa la quasi totalità della rappresentanza del settore biologico, tra cui le principali realtà italiane nei settori della produzione, distribuzione, certificazione, normazione e tutela degli interessi degli operatori e dei tecnici bio.
La Federazione è strutturata in cinque sezioni tematiche e professionali: Produttori, Organismi di Certificazione, Trasformatori e Distributori, Operatori dei Servizi e Tecnici, Associazioni culturali. FederBio garantisce la rigorosità e la correttezza dei comportamenti degli associati in base al Codice Etico e verifica l’applicazione degli standard comuni