Il Gruppo Benetton ha aderito al programma 'Detox' di Greenpeace, schierandosi in prima linea nello sforzo globale di tutto il settore tessile per eliminare definitivamente, entro il 2020, l'utilizzo di sostanze chimiche tossiche lungo la catena di fornitura.
"Siamo orgogliosi che anche in Italia aziende come Benetton si stiano impegnando a processi di trasparenza importantissimi nei confronti dei consumatori, per fare sempre più luce sul mondo, ancora troppo oscuro, del tessile, ha commentato Chiara Campione, responsabile campagna di Greenpeace Italia. La domanda adesso, ha proseguito, è quando le altre case di moda italiane saranno in grado di rispondere alle richieste dei consumatori e delle popolazioni locali colpite dall'inquinamento delle proprie risorse idriche di investire nella moda che non costa nulla al pianeta?''
I prodotti Benetton rispettano già i più stringenti standard internazionali in materia di sicurezza: un impegno crescente che si è recentemente tradotto - ultima di numerose iniziative assunte negli anni - nella progressiva applicazione del marchio ECO SAFE sulle linee di prodotto del Gruppo. Aderendo al programma Detox, l'azienda si impegna a estendere ulteriori misure di controllo lungo l'intera catena di fornitura: ciò consentirà il raggiungimento di standard ancora più elevati al fine di assicurare che nessun fornitore possa fare uso di sostanze chimiche anche solo potenzialmente pericolose per l'ambiente e la persona.
Negli ultimi mesi hanno aderito alla campagna Detox, spesso dopo essere finiti nel mirino di associazioni di consumatori, nomi importanti della moda mondiale: Nike, Adidas, Puma, H&M, M&S, C&A, Li-Ning, Zara, Mango, Esprit, Levi’s and Uniqlo