Conad dà risposte concrete ai bisogni dei cittadini e delle comunità in seno alle quali opera, come per il recente terremoto in Centro Italia. Passata l’emergenza e sopite le emozioni dei giorni del sisma, Conad accende la solidarietà e rafforza il proprio impegno di impresa per la comunità: dal 3 al 12 novembre, ogni due euro spesi per i prodotti Bassi&Fissi devolverà 0,50 centesimi alla Protezione Civile per finanziare la ricostruzione nelle comunità più colpite dal recente sisma.
I soci Conad confermano in tal modo di non essere solo commercianti; prima ancora sono cittadini che vivono in seno alla comunità e comprendono bene le sue necessità quotidiane. Dopo la fase dell’emergenza, in cui il sistema Conad ha dato risposta alle richieste della Protezione Civile, è venuto il momento di rendersi disponibili anche per la fase della ricostruzione.
Questa mattina a Milano si è parlato di senso di Comunità e di come Conad sia protagonista in seno ad essa, illustrando anche attività e progetti in corso e per il nuovo anno in un’iniziativa nella quale sono intervenuti il filosofo Massimo Cacciari, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il vice presidente Conad e presidente Conad del Tirreno Valter Geri, la presidente della Regione Umbria e coordinatrice Regioni del terremoto Centro Italia Catiuscia Marini, il commissario del Governo per l’agenda digital Diego Piacentini, l’amministratore delegato Conad Francesco Pugliese e il direttore customer marketing e comunicazione Conad Giuseppe Zuliani.
Da sempre Conad ha posto la persona al centro delle proprie politiche e attività, scandendo le tappe verso un modello di società in cui siano soprattutto i cittadini a contare, grazie alla credibilità che viene dalla capacità di interpretare e dare risposte concrete ai loro bisogni e proponendosi come un’azienda Cooperativa per la Comunità.
Va in tale direzione l’impegno a sostegno del mondo della scuola (Insieme per la scuola), l’educazione a una corretta alimentazione portata avanti da ognuna delle sette cooperative Conad, le risorse raccolte a favore della Ricerca Scientifica, la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C (Liberalizziamoci), i giovani e il lavoro (Resto al Sud), il reinserimento nella società delle donne carcerate, gli sport minori e la battaglia contro l’abbandono dei cani. Sono alcuni dei temi ai quali Conad dà risposte concrete, condividendo i valori di fondo e contribuendo alla soddisfazione dei bisogni di ogni singola comunità.
Temi sui quali ha coinvolto altri attori – Uisp, ACLI, Legambiente, Federazione animalisti, Caritas… – anch’essi impegnati a costruire valori sociali basati sulla condivisione e sulla relazione con i cittadini. E’ un impegno che ha una valenza molto radicata per Conad, portato avanti giorno per giorno in modo continuativo. E che trova espressione anche nella terza edizione del Grande Viaggio 2017, per cogliere i sentimenti che animano le piazze, incontrare e ascoltare le voci di famiglie, giovani e anziani, i pilastri di ogni comunità che rappresentano per Conad relazioni vere e sincere e per attivare progetti di impegno locale a favore della Comunità.
«C’è voglia di fare comunità, ma c’è anche tanta voglia di essere comunità, espressione di desideri e bisogni ai quali ogni impresa che fa della responsabilità sociale parte della propria missione risponde con entusiasmo, energia e voglia di stare insieme», sottolinea l’amministratore delegato Conad Francesco Pugliese. «Essere “socialmente responsabili” rappresenta un elemento di continuità con la nostra storia, che ha come riferimento la comunità fatta di persone, di cittadini che sono anche clienti dei nostri punti di vendita. Essere una grande azienda non è solo una questione di dimensione patrimoniale o geografica; significa anche essere capaci di condividere i valori e contribuire alla soddisfazione dei bisogni che caratterizzano la vita delle tante comunità in cui siamo presenti».
L’impegno di Conad nei confronti delle comunità locali per attività di responsabilità sociale ha superato, a fine 2015, i 22,8 milioni di euro a cui si aggiungono gli oltre 6 milioni di euro destinati a società sportive e polisportive, gran parte dei quali riservati ai settori giovanili per sviluppare attività di formazione ed educazione soprattutto di quegli sport che in Italia non sono sotto i riflettori dei media (beach volley, calcio a 5, canottaggio, danza, karate, mountain bike, pallamano, pattinaggio, pesca, vela e yudo).