Nell'assemblea all'Arci La Rosa che ha visto riuniti i soci della sezione di Livorno, dopo aver annunciato i numeri del bilancio preventivo 2016, sul fronte dell'orizzonte strategico i vertici aziendali hanno reso noto l'accordo con “Coop Alleanza 3.0”.
L'operazione porta nelle casse della coop livornese 21,2 milioni di euro in cambio dei punti vendita della Campani che saranno gestiti da una società al 70% in mano a Coop Alleanza 3.0 e per il restante 30% alla coop labronica. Percentuali invertite (col colosso emiliano-adriatico che entra con il 30% e i livornesi che mantengono il 70%) per la società che terrà in pugno i punti vendita in Lazio e Umbria.
Resta fuori da questa operazione Unicoop Firenze, che era stata il partner finanziario forte insieme al quale Unicoop Tirreno ha realizzato il nuovo punto vendita al Parco del Levante, zona Nuovo Centro.
Unicoop Tirreno e le coop di “Alleanza 3.0” avevano giù incrociato i propri destini nei grandi poli della finanza “rossa”: in Unipol (con Alleanza al 34% e la coop labronica al 5,2%). Ma anche in Igd, l'immobiliare delle Coop, che ha in portafoglio anche la Porta a Mare: qui Alleanza è quasi al 41% e Unicoop Tirreno al 12%, e uno zampino (5,4%) ce l'ha anche il fondo del magnate George Soros attraverso Quantum Strategic Partners Ltd.
Nata all'inizio dell'anno dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nord Est la “Alleanza 3.0” mette insieme una cinquantina di ipermercati e altri trecento negozi e quasi 5 miliardi di fatturato.