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Gruppo Gabrielli al fianco del Banco Alimentare dell'Abruzzo.

Il Gruppo Gabrielli conferma il proprio impegno sociale grazie alla partnership con il Banco Alimentare dell'Abruzzo, una delle voci più autorevoli del territorio per l'importante opera di recupero cibo e redistribuzione ai poveri mediante enti caritatevoli. Nel solo 2015, il Banco Alimentare dell'Abruzzo ha aiutato 36.921 indigenti mediante 214 enti convenzionati (associazioni di volontariato, parrocchie, mense dei poveri, Caritas ecc.). In particolare, la collaborazione tra Gruppo Gabrielli e Banco Alimentare avviene tramite la consolidata attività "Siticibo", che consiste nel recupero di cibo fresco non venduto nei supermercati e l’immediata redistribuzione ad alcune strutture convenzionate con il Banco. Grazie a questa attività, nel 2015, il Banco ha recuperato con Siticibo 16.180 kg di prodotti in ventuno supermercati, di cui 5.182 quelli donati dai sei supermercati del Gruppo Gabrielli, che a breve diventeranno sette, l'ultimo dei quali sarà inaugurato a L'Aquila. Con "Siticibo" i prodotti del Gruppo Gabrielli finiscono a migliaia di poveri assistiti da associazioni quali Centro Assistenza "Dono di Maria" Onlus (Giulianova), Opera Apostolato SS. Cuori di Gesù e di Maria Onlus (Pescara), Mensa Caritas Sacro Cuore (Lanciano), Centro di Solidarietà e Carità Basso Molise (Termoli), Caritas Parrocchiale San Paolo (Montenero di Bisaccia), i Banchi di Solidarietà di Avezzano, Teramo e Campobasso.
"Questa partnership - dice Luigi Nigliato, presidente del Banco Alimentare Abruzzo - è una importante occasione che evidenzia la reale possibilità della lotta allo spreco alimentare e alla povertà, è un valido esempio di un sistema capace di procurare un significativo aumento di quei prodotti alimentari più difficilmente reperibili dalle tradizionali vie di approvvigionamento del Banco Alimentare. Siamo grati al Gruppo Gabrielli perché questa è una bellissima testimonianza di chi vuole partecipare direttamente alla crescita del bene comune, che tocca la società civile, la nostra".