Nel triennio 2022-2024 previsti 1,5 miliardi di investimenti e 6.000 assunzioni per l’ampliamento della rete vendita e della struttura logistica
• Secondo uno studio SDA Bocconi Lidl Italia genera un impatto complessivo sul PIL da 3,5 miliardi di euro
• Focus sulla valorizzazione della filiera agroalimentare italiana: con un valore di 2 miliardi di euro, l’Azienda è uno dei principali esportatori di food Made in Italy nel mondo
• Confermati gli impegni per la leadership nello sviluppo sostenibile: decarbonizzazione dei trasporti e riduzione del 48% delle emissioni entro il 2030
Milano, 27 giugno 2022 Lidl Italia, catena di supermercati leader nella GDO formata da una squadra di 20.000 persone e 700 punti vendita sul territorio nazionale, ha chiuso il 2021 realizzando un fatturato di 5,9 miliardi di euro con una crescita del 6,9% sull’anno precedente. Oggi ha presentato il piano aziendale dei prossimi tre anni e confermato gli impegni per rafforzare la sua leadership sul tema della sostenibilità nel settore della GDO. Nel corso della conferenza stampa dal titolo “Insieme per uno sviluppo sostenibile: persone, prodotti, investimenti” che si è tenuta a Milano in occasione del traguardo dei 30 anni di attività dell’Azienda in Italia, è stato anche illustrato uno studio di SDA Bocconi che analizza l’impatto economico di Lidl sul sistema Paese.
Gli investimenti in Italia
Nel triennio 2022-2024 Lidl Italia investirà sul territorio nazionale 1,5 miliardi di euro per l’apertura di 150 nuovi punti vendita e per il potenziamento della rete logistica, al fine di rendere l’approvvigionamento della merce verso i punti vendita ancora più funzionale.
In particolare, in riferimento al rafforzamento della struttura logistica, sono già in corso i lavori di costruzione della nuova Sede Regionale, ad Assemini in provincia di Cagliari, che ospiterà il 12° centro logistico aziendale sul territorio nazionale. Un primo passo funzionale al raggiungimento di un importante obiettivo di sviluppo della rete vendita che, partendo dagli attuali 700 supermercati, toccherà quota 1.000 store entro il 2030.
Dal punto di vista occupazionale, gli investimenti annunciati produrranno un importante ampliamento dell’organico: entro il 2024 verranno, infatti, creati oltre 6.000 nuovi posti di lavoro su tutto il territorio nazionale.
Massimiliano Silvestri, Presidente di Lidl Italia, commenta: “Siamo un’Azienda che ha fatto dell’evoluzione una costante del proprio percorso. Siamo cresciuti senza mai perdere di vista la nostra identità e costruendo, giorno dopo giorno, un forte legame con i clienti, con il territorio e le comunità in cui operiamo. Immagino i prossimi 30 anni ricchi di nuovi ambiziosi traguardi che segneranno il nostro percorso di miglioramento continuo, con la volontà di essere sempre più il punto di riferimento per la spesa degli italiani, un datore di lavoro attrattivo e una realtà in grado di portare valore aggiunto nei territori in cui opera quotidianamente. Questa è la nostra missione”.
L’impatto economico sul Paese
Nel corso della conferenza stampa, Maurizio Dallocchio, Professore di Corporate Finance presso SDA e Università Bocconi, ha presentato uno studio dal titolo “Il contributo di Lidl al Sistema Italia”. Secondo la ricerca, nel 2020 l’Azienda ha generato impatti complessivi (tra ricadute dirette, indirette e indotte) sul PIL per circa € 3,5 miliardi, pari al 13% del valore totale realizzato dai principali player della GDO in Italia. Un valore superiore del 3,0% rispetto all’impatto medio delle realtà che operano nel settore.
In termini occupazionali, il peso di Lidl equivale al 7% (91.000 occupati) sul totale di 1,3 milioni di occupati diretti, indiretti e indotti impiegati nel settore della GDO in Italia. Il 20% dell’occupazione generata deriva da effetti diretti, il restante 80% è originato da impatti indiretti ed indotti. Lidl Italia rappresenta il terzo player della Grande Distribuzione Organizzata in Italia a livello di occupazione.
La valorizzazione della filiera agroalimentare italiana tramite l’export
Facendo parte di una realtà internazionale operativa in 31 Paesi con una rete di circa 11.900 punti vendita, Lidl Italia svolge anche un ruolo di volano per la filiera agroalimentare italiana, contribuendo attivamente all’export delle eccellenze Made in Italy nel mondo. Ciò significa essere un motore di crescita per le piccole e medie imprese italiane, supportandole nel processo di internazionalizzazione e accrescendone la competitività. Nel 2021, infatti, i fornitori italiani dell’Azienda, avvalendosi della rete internazionale dei punti vendita Lidl, sono stati in grado di esportare prodotti per un valore complessivo di 2 miliardi di euro, di cui oltre 550 milioni di euro generati dall’ortofrutta. In termini percentuali, da sola Lidl esporta il 10% del valore totale di export di frutta e verdura italiana a livello globale.
Lo sviluppo sostenibile
Lidl Italia ha ribadito la sua leadership sul tema della sostenibilità nel settore della GDO, confermando l’obiettivo della decarbonizzazione dei trasporti entro il 2030 e, sempre entro lo stesso anno, la riduzione del 48% delle emissioni da Scope 1 e Scope 2. L’Azienda, tra le altre iniziative, continuerà, infatti, a investire nel potenziamento della sua flotta di camion green (ad oggi il 30% dei mezzi è alimentato da combustibili sostenibili) e a ridurre l’impronta di carbonio all’interno dei punti vendita e delle strutture logistiche. Proseguirà, inoltre, l’impegno nella riduzione degli sprechi attraverso la collaborazione con il Banco Alimentare, che in quattro anni di attività ha permesso di raccogliere e donare oltre 26.000 tonnellate di merce che equivalgono a circa 52 milioni di pasti.