Il sito di e-commerce cinese testa la consegna merci a centinaia di clienti con i
droni quadcopter. La sperimentazione durerà tre giorni e sarà limitata alle aree a un’ora di volo, a Beijing, Shanghai e Guangzhou: l’azienda ha dichiarato in un post sul blog che il test ha le potenzialità di accelerare le consegne dei beni acquistati online. Inoltre Alibaba sta provando con pacchetti di tè da 340 grammi.
I droni oggi hanno un uso bellico: sono impiegati a scopi militari e di spionaggio, ma in realtà in futuro avranno un ruolo in agricoltura, nella sorveglianza degli oleodotti eccetera. Oggi sembra
futuristico pensare a consegne con i droni, con i divieti di volo, gli ostacoli (dai fili della luce eccetera), ma negli USA la Federal Aviation Administration (FAA) sta già esaminando la regolamentazione per le operazioni non militari dei droni autonomi. Certo, la consegna a domicilio via droni, sembra limitata a chi possiede un giardino.
Non solo Amazon, ma anche Google Project Wing, UPS e Intel stanno effettuando sperimentazioni con i droni. L’avveniristico Amazon Primedovrebbe essere limitato alle merci da 2.27 Kg, che rappresenta l’86% dei pacchi consegnati da Amazon, in un raggio di 10 miglia.
Il fondatore di Alibaba, Jack Ma, vuole raggiungere 2 miliardi di clienti nel mondo entro il 2025. Con l’IPO, il sito di e-commerce ha raccolto 25 miliardi di dollari.
Alibaba ha archiviato il terzo trimestre registrando utili in crescita del 25% a 2,11 miliardi di dollari, pari a 81 centesimi per azione, oltre le attese. I ricavi sono saliti del 40% a 4,22 miliardi di dollari ma sotto le previsioni. Ora Alibaba sta affrontando le accuse di vendere materiale contraffatto, dunque dovrà fare di più contro la piaga dei falsi.