I dati pubblicati dall’Istat relativi al mese di maggio 2015 registrano complessivamente una variazione pari al +0,3% nella dinamica delle vendite a valore al dettaglio nel confronto con maggio 2014. L’alimentare segna un +0,6% e il non alimentare un +0,1%. Per quanto riguarda i dati a volume Istat rileva in maggio un calo complessivo del -0,2% rispetto al 2014, con l’alimentare a -0,3% e il non alimentare a 0,0%.
Dall’inizio dell’anno i dati a valore segnano un +0,2%, con l’alimentare a +0,6% e il non alimentare a 0,0%.
“I dati Istat di maggio confermano che siamo lontani da una vera ripresa dei consumi – commenta Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione (nella foto) – Le vendite al dettaglio oscillano ogni mese tra il segno più e il segno meno, muovendosi di pochi decimali intorno allo zero. Siamo di fronte a un’ “economia dello zero virgola”: non più in terreno negativo ma ancora incapace di crescere. Una situazione di stallo che coinvolge anche l’inflazione, ferma a un +0,1% negli ultimi due mesi per la debolezza della domanda, il tasso di disoccupazione bloccato al 12,4% e la produzione industriale, che si è mossa dello 0,5% nei primi 5 mesi dell’anno.
“Un quadro sul quale occorre intervenire con determinazione, sostenendo e stimolando le famiglie in questo loro lento e graduale percorso di recupero della fiducia e del passato tenore di vita. Il Governo sembra intenzionato a seguire questo percorso, perseguendo un programma di riforme e intervenendo sull’assetto fiscale del Paese. Fondamentale è trovare una strada per recuperare le risorse necessarie che non contempli l’applicazione delle clausole di salvaguardia previste nelle Leggi di Stabilità 2014 e 2015, un provvedimento che comporterebbe nel triennio 2016-2018 un calo del PIL di 1,2 punti e una caduta dei consumi del 2,9%” conclude Giovanni Cobolli Gigli.
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di cinque associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione nel 2014 hanno realizzato, in base ai dati 2013, un giro d’affari di 60,6 miliardi di euro (di cui 8,6 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 47,9% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 14.600 punti vendita (di cui 7.800 in franchising) e danno occupazione a 213.000 addetti. Rappresentano, infine, il 28,3% del valore dei consumi commercializzabili.