Milano, 7 gennaio 2015 – I dati provvisori per il mese di dicembre 2014 diffusi oggi dall'Istat registrano un tasso complessivo di inflazione (beni + servizi) pari allo 0,0% rispetto a dicembre 2013.
Un ribasso rispetto a novembre in cui si era registrato un +0,2%. Le principali cause sono la dinamica dei carburanti, che diminuiscono del -7,9% rispetto al -3,1% di novembre, e quella dei prodotti freschi, che calano del -0,6% rispetto a una crescita del +0,8% registrata a novembre.
I “beni” nel suo complesso evidenziano una diminuzione del -0,8% rispetto a dicembre 2013 (era -0,4% a novembre) mentre i “servizi” segnano un +1,0% (+0,9% a novembre).
Il dato complessivo annuo di inflazione si attesta al +0,2%, mentre nel 2013 era stato del +1,2%.
“Il dato diffuso oggi dall’Istat ripropone il tema del rischio deflazione, un fenomeno che potrebbe ulteriormente frenare la ripresa dei consumi facendo rimandare decisioni d’acquisto in attesa di ulteriori cali dei prezzi; atteggiamento che potrebbe essere aggravato dalle ancora elevate preoccupazioni che le famiglie hanno sul futuro, anche alla luce degli odierni dati sulla disoccupazione (13,4%), in particolare quella giovanile (43,9%) – dichiara Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione.
“Occorre trasformare questo rischio in opportunità – continua Cobolli Gigli - dando ai consumatori gli stimoli necessari per tornare a spendere in consumi la disponibilità finanziaria che si è creata, come dimostra la crescita del risparmio avvenuta dal 2013, che ha generato quantità importanti di liquidità non investita.
“E’ necessario, quindi, realizzare un piano di riforme economiche e istituzionali che imprimano un deciso cambiamento strutturale al Paese per ridare fiducia alle famiglie e restituire potere d’acquisto ai consumatori attuando una politica di sostegno dei consumi il cui sviluppo rappresenta il principale driver della crescita per il Paese” conclude il presidente di Federdistribuzione
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di cinque associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione nel 2014 hanno realizzato, in base ai dati 2013, un giro d’affari di 60,6 miliardi di euro (di cui 8,6 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 47,9% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 14.600 punti vendita (di cui 7.800 in franchising) e danno occupazione a 213.000 addetti. Rappresentano, infine, il 28,3% del valore dei consumi commercializzabili.