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Federdistribuzione: ripresa dei prezzi segnale positivo. No alla “reverse charge” sulla Distribuzione Moderna Organizzata

federdistribuzioneMilano, 31 ottobre 2014 – I dati provvisori per il mese di ottobre 2014 diffusi oggi dall'Istat registrano un tasso complessivo di inflazione pari allo 0,1% rispetto a ottobre 2013, in risalita rispetto al -0,2% registrato a settembre.
Ancora un segno meno per il comparto dei “beni” (-0,3% nel confronto con ottobre 2014 ma in ripresa rispetto al -0,6% di settembre) mentre i “servizi” si assestano al +0,7%, un dato leggermente superiore al +0,6% dello scorso mese.
“Dopo 5 mesi di discesa a ottobre la dinamica dei prezzi segnala una lieve ripresa, riportando l’inflazione su un terreno positivo – commenta Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – Era ormai da agosto che il Paese stava vivendo una situazione di deflazione, preoccupante per la spirale di “attesa di ulteriori ribassi” che frenava gli acquisti delle famiglie.
“Il modesto +0,1% di ottobre non deve far pensare che il rischio deflazione sia ormai superato. Il complesso dei “beni” segnala infatti ancora un -0,3%, trainato dalle diminuzioni dei prezzi dei beni energetici e dei beni durevoli, ma l’inversione di tendenza è senz’altro un segnale positivo – continua Cobolli Gigli.
“Bisogna continuare a stimolare la domanda interna e la Legge di Stabilità è una grande opportunità per imprimere una svolta in questo senso. Il testo del provvedimento attualmente disponibile contiene misure importanti per sostenere i consumi, misure che auspichiamo siano approvate nelle dimensioni tali da poter realmente incidere su una situazione di debolezza dei consumi che ha ormai raggiunto connotazioni strutturali.
La DMO sta facendo tutto il possibile per tutelare il potere d’acquisto dei consumatori eroso dalla crisi, attraverso una politica di forte accelerazione sulla convenienza, anche a scapito della propria redditività. Ipotesi come la reverse charge estesa anche agli acquisti effettuati dalla DMO creano però ulteriori difficoltà finanziarie e contribuiscono ad aumentare i costi organizzativi, mettendo a repentaglio la capacità del settore di continuare a operare in favore dei consumatori.
Auspichiamo dunque che il Governo riesca a trovare altre strade per combattere l’evasione Iva, una vera piaga per il Paese, che non siano però penalizzanti per un settore, quello della DMO, virtuoso e trasparente sulle tematiche fiscali” ha concluso il Presidente di Federdistribuzione. (fonte: Federdistribuzione)