Milano, 31 luglio 2013 – I dati provvisori sull’inflazione per il mese di luglio diffusi oggi dall’Istat registrano una leggera diminuzione. Il tasso si attesta all’1,1% nel confronto con luglio 2012 rispetto all’1,2% di giugno. Il rallentamento dell’inflazione su base tendenziale è essenzialmente dovuto ad un bilanciamento dei due principali aggregati, cioè i beni (che salgono al +1,1% rispetto al +0,9% di giugno prevalentemente a causa del rialzo dei carburanti) e i servizi (che scendono al +1,3% rispetto al +1,6% di giugno).
“Il basso livello del tasso di inflazione rappresenta un fattore positivo per le famiglie italiane che recuperano un po’ di ossigeno, ma è al contempo lo specchio della debolezza strutturale della domanda interna, che colpisce sia i prodotti non alimentari che quelli alimentari” commenta Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione.
I recenti dati dell’Istat sulle vendite al dettaglio indicano infatti per il periodo aggregato gennaio-maggio 2013 rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente un calo complessivo del -2,9%, con l’alimentare a -1,6% e il non alimentare a -3,5%.
“La chiave di volta per uscire dalla crisi non può che essere la ripresa dei consumi. Occorre ridare potere d’acquisto alle famiglie e soprattutto scongiurare nuove imposizioni fiscali che risulterebbero ulteriormente depressive. E’ dunque indispensabile evitare definitivamente l’aumento dell’Iva e proseguire, senza alcun ripensamento, sulla strada delle liberalizzazioni e dell’inserimento di concorrenza nei mercati, come ha avuto recentemente modo di sottolineare l’Antitrust a proposito degli orari di apertura dei negozi nella sua ultima segnalazione pubblicata il 29 luglio u.s.”.
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie la maggioranza delle imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di cinque associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione hanno realizzato nel 2012 un giro d'affari di 73 miliardi di euro (comprensivo degli affiliati), con una quota pari al 57% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 18.200 punti vendita (diretti e in franchising) e danno occupazione a 249.000 addetti. Rappresentano, infine,il 33,4% del valore dei consumi commercializzabili.