Il Gruppo distributivo, in controtendenza rispetto al mercato retail, ha chiuso il 2013 con un confortante +3,4% di fatturato, che ha toccato quota 6 miliardi, una rete di 2.475 punti di vendita e una quota di mercato pari al 4,3%. Una crescita sostenuta anche dalla marca privata, che oggi rappresenta l’11% del giro d’affari di Sigma e conta oltre 1.700 referenze, segmentate in quattro macro-linee, tra cui la novità 2013 Make Up Scelto, gamma di prodotti per la bellezza quotidiana.
Marca, 15-16 gennaio 2014 – Come riuscire a crescere in un anno come quello che ci siamo appena lasciati alle spalle, nel quale la distribuzione moderna per la prima volta ha fatto registrare nel suo complesso una chiusura negativa, complice la crisi dei consumi che ha colpito anche il comparto alimentare? Sigma, da oltre 50 anni protagonista della distribuzione moderna italiana, è riuscita in questa impresa mettendo in campo le leve di una strategia vincente che ha prodotto risultati davvero in controtendenza rispetto al mercato.
Il Gruppo aderente a Confcooperative, infatti, si presenta all’appuntamento di MarcabyBolognaFiere con dati di chiusura 2013 molto confortanti: una crescita superiore alle aspettative di un anno fa, che ha permesso al fatturato di toccare quota 6 miliardi di euro (+3,4% sul 2012), 2.475 punti vendita (circa 80 le nuove aperture) per una superficie superiore al milione di metri quadri e una market share a livello nazionale pari al 4,3% (LCC Iper+Super+Superette >200 mq). Una prima previsione 2014 indica inoltre un ulteriore +2,5% del giro d’affari, con l’acquisizione di altri 50 negozi.
Numeri davvero lusinghieri, che Sigma ha ottenuto puntando sui suoi valori forti: coesione, dinamismo commerciale, rafforzamento sul territorio nazionale, anche grazie al consolidamento di quel “progetto network” che ha nel character dell’ “omino” il suo elemento unificante.
Il 2013 ha inoltre visto una razionalizzazione degli assortimenti in linea con il “progetto piazze”, varato due anni fa con un duplice obiettivo strategico: valorizzare le specificità di ciascuna realtà territoriale in termini di cluster assortimentali, posizionamento, format e rendere sempre più efficiente la filiera che lega Centrale, Cedi e fornitori, oltre che ovviamente creare le condizioni assortimentali ideali per lo sviluppo del prodotto a marchio. Una strategia che si è rivelata decisamente efficace, se si considera che nelle realtà ove questa revisione è stata implementata la PL ha fatto registrare sino al + 20% del fatturato. Tanto che anche nel 2014 il Gruppo intende proseguire su questa strada, lavorando in particolare su territori che necessitano appunto di un intervento in chiave di ottimizzazione.
Grazie anche a questa politica, la private label ha fatto registrare un +5,4% rispetto all’anno precedente raggiungendo l’11% della quota di mercato, indice di un trend estremamente positivo ma anche di un importante margine di sviluppo per il 2014.
Il 2013 ha registrato segni positivi per tutte le 4 linee principali in cui sono segmentate le oltre 1.700 referenze a marchio d’insegna: Network omino, la linea “mainstream” che annovera prodotti food, non food e personal care, tra cui spicca una gamma Ecolabel con prodotti realizzati secondo rigidi standard produttivi; Scelto, la linea premium che riunisce il meglio della gastronomia da tutto il mondo, arricchito da una linea che esalta il meglio della tradizione regionale italiana; Con & Senza, la linea che firma prodotti in grado di coniugare equilibrio e benessere e comprende, tra l’altro, una serie di prodotti certificati AIC e quindi adatti al target in costante aumento dei celiaci; Risparmio, la linea primo prezzo.
In un comparto che vede una crescente segmentazione dell’offerta e un livello qualitativo sempre più in linea con quello dei prodotti di marca – se non superiore in talune nicchie – nel 2013 non sono mancati i nuovi lanci. In particolare, va segnalato quello della linea Make Up Scelto, che conta un’ampia gamma di referenze per la bellezza quotidiana, a dimostrazione dell’evoluzione della private label verso un’offerta sempre più qualificata.
Non a caso, sempre in ambito personal care, quest’anno sarà introdotta la linea Oral Care, che arricchirà la linea dell’omino, con referenze legate all’igiene orale come collutori, spazzolini, dentifrici, filo interdentale. E ci sarà spazio per un progetto legato al mondo del vino.
Il Gruppo ha centrato risultati molto positivi anche con la controllata Italy Cash, attraverso la quale opera nel Cash&Carry. Espressione di un progetto dedicato e innovativo in termini di risorse, competenze e specializzazione – ben rappresentate dal nuovo format “Professional Store” - Italy Cash è il terzo player italiano in questo canale, con 34 punti di vendita, un fatturato attestatosi lo scorso anno sui 480 milioni di euro (+5% sul 2012) e una market share del 6,4%: l’obiettivo 2014 è arrivare a quota 9%.
Ottime anche qui le performance della private label, che annovera 480 referenze suddivise in due brand: Più performance (351) e Scelto Più (129), con previsioni di sviluppo 2014 che dovrebbero portare l’assortimento a toccare i 600 prodotti complessivi.
Anche Italy Discount – la prima Centrale Discount che nasce dal basso, dall’imprenditore, e che vuole rappresentare un’offerta per tutti quegli operatori del settore che hanno quote interessanti in aree più o meno estese ma non hanno la forza di espandersi oltre i propri confini – sta a sua volta prendendo forma con interessanti prospettive in termini di sviluppo futuro. Partita con 170 punti di vendita, ha l’obiettivo di arrivare a 400 entro fine anno e di sviluppare 800 referenze suddivise in 50 linee di prodotto.
I primi risultati e gli ambiziosi obiettivi delle nuove società controllate, che hanno tra l’altro riscritto i modelli di gestione della Do classica, approcciandosi ad un modello Holding, hanno accelerato il progetto che, similmente a quanto posto in essere nel cash&carry e nel discount, porterà Sigma ad entrare in maniera strutturata anche nel canale drugstore.