Continua la crescita del fenomeno "Temporary shop" nel capoluogo lombardo, dove sta assumendo le caratteristiche proprie di un "nuovo mercato". Alle circa 100 location dedicate permanentemente alla nuova formula di comunicazione e vendita si aggiungono diversi temporary store di natura effimera, che alternano l'ospitalità temporanea ad aziende ad altre attività.
L'effetto evidente è di una Milano sempre più orientata al Temporary, che vede coinvolti anche negozi importanti del centro storico.
Secondo le ultime analisi realizzate da Assotemporary, l'Associazione nazionale di riferimento per i temporary spaces. oltre il 60% delle iniziative di temporary shop hanno luogo a Milano; il 10% a Roma e Napoli, l'8% a Torino e in percentuali più limitate in altre città come Catania, Palermo e Bologna.
Cresce l'attrattività dei centri commerciali, circa il 10% delle iniziative su scala nazionale, mentre il 7% è appannaggio del travel retail rappresentato da stazioni ferroviarie e aeroporti.
Per quanto concerne la superficie richiesta dalle aziende il 50% si attesta tra i 40 e i 60 mq, il 40% tra gli 80 e i 100 mq, mentre il 10% si orienta su una superficie superiore ai 150 mq.
Nell'ambito dei temporary showroom, vale a dire gli spazi sprovvisti di vetrine su strada, la superficie più richiesta è tra i 150 e i 200 mq.
Questa tipologia di spazi, particolarmente adatta per le esposizioni e le campagne di vendita, intercetta ad oggi circa il 15% della domanda.
L'analisi di Assotemporary conferma la notevole propensione al temporary shop dei settori moda e design (58% delle richieste), mentre food (10%), gioielli (8%) e auto (7%) risultano i settori in maggiore crescita.
La durata delle iniziative di Temporary shop rimane mediamente di 30gg, così come si confermano periodi di alta stagione quelli scanditi dalle principali manifestazioni, che a Milano riguardano il design e la moda. (fonte: www.assotemporary.it)