I dati provvisori per il mese di luglio 2014 diffusi oggi dall'Istat registrano un tasso complessivo di inflazione (beni + servizi), pari al +0,1% rispetto a luglio 2013, in riduzione dopo il +0,3% registrato a giugno nei confronti dello stesso mese dell’anno precedente.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona a luglio 2014 appaiono per il secondo mese consecutivo in deflazione (-0,6% su luglio 2013 dopo il -0,5% di giugno).
“Stiamo avvicinandoci al punto di deflazione – afferma Giovanni Cobolli Gigli (nella foto), Presidente di Federdistribuzione – una situazione che si sta peraltro già verificando da due mesi per quanto riguarda i beni alimentari, per la cura
della casa e della persona.
Un quadro estremamente preoccupante, perché a una variazione dei prezzi vicina allo zero si accompagnano consumi in calo (vendite al dettaglio nei primi 5 mesi dell’anno in diminuzione del -0,7%): una combinazione che sta mettendo in ginocchio le aziende, che vedono ridursi i propri indicatori di redditività a livelli allarmanti e che non riescono più a sostenere le spese di investimento, frenando in questo modo la ripresa del Paese.
“La centralità delle riforme istituzionali non è in discussione – continua il Presidente di Federdistribuzione – ma i segnali che arrivano sulla “salute del Paese” devono riportare tra le priorità dell’agenda del Governo le questioni economiche, che in questo momento appaiono in secondo piano. E’ indispensabile varare un pacchetto di misure di forte impatto sul sistema, che agisca migliorando il potere d’acquisto delle famiglie e riducendo i costi per le imprese, combattendo l’evasione, la contraffazione e l’abusivismo e incidendo efficacemente sulla spesa della Pubblica Amministrazione.
In questo senso – conclude Cobolli Gigli - ci allarmano le ultime notizie sulle difficoltà relative alla spending review, un percorso necessario e inevitabile che sta procedendo troppo a rilento e tra mille ostacoli, e sulle continue modifiche al decreto competitività, un provvedimento che prevede la giusta garanzia di libertà
economica alle imprese e che su questi aspetti non deve essere modificato”
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di cinque associazioni nazionali che rappresentano un
universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione nel 2014 hanno realizzato, in base ai dati 2013, un giro d’affari di 60,6 miliardi di euro (di cui 8,6 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 47,9% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 14.600 punti vendita (di cui 7.800 in franchising) e danno occupazione a 213.000 addetti. Rappresentano, infine, il 28,3%
del valore dei consumi commercializzabili.