Finisce la crociata di Tesco negli Stati Uniti, e finisce nel peggiore dei modi, con un fallimento. La della più grande catena di supermercati della Gran Bretagna deve arrendersi alle difficoltà incontrate nel nuovo continente. Quando Tesco lanciò la propria catena in Arizona, California e Nevada nel 2006, in molti si aspettavano che l'azienda avrebbe visto una rapida espansione, fino a sfidare la leadership dei rivenditori di generi alimentari made in USA come Wal-Mart Stores Inc.
Ma Tesco si è lanciata nel Sud-Ovest degli Stati Uniti proprio quando il - fino ad allora frizzante - mercato immobiliare della regione ha iniziato a raffreddarsi e, stando a quanto dicono i documenti del tribunale fallimentare, l'operazione statunitense della catena britannica non ha mai generato utili.
Tesco ha speso infatti 610 milioni di dollari nei primi due anni mentre, a conti fatti, le vendite sono cresciute di 1,2 miliardi di dollari all'anno, secondo i documenti del tribunale. Ma il business non è mai stato in grado di supportare gli elevati costi del leasing, arrivando lo scorso anno ad una perdita di 22 milioni di dollari al mese.
Tesco è stata recentemente colpita dal crollo dei profitti, da una costosa ritirata dai mercati statunitensi e giapponese, e dallo scandalo della messa in vendita di carne equina non dichiarata per tale. (fonte: reuters.com)