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Realtà Aumentata: suo impiego nel mondo retail

Da qualche anno sentiamo parlare di Augmented Reality (Realtà Aumentata) o AR, e del suo impiego nel mondo retail. Ma di cosa si tratta?

La Realtà Aumentata è un concetto tecnologico che fonde il mondo virtuale con quello reale, creando un'effetto la cui intenzione è di confondere la distinzione tra i due mondi. In un'immagine video in cui si utilizzano elementi di AR, la parte virtuale diventa parte integrante dell'immagine totale, aggiungendo informazioni utili che non esistono nella realtà. Oggi questa tecnologia viene spesso usata senza che neanche ce ne rendiamo realmente conto.

Un esempio semplice e uno dei tanti usi di AR è nelle partite di sport teletrasmesse, sia dal vivo che registrate. Quando c'è bisogno di mostrare la linea del fuorigioco per esempio, alla TV compare la linea come se fosse veramente dipinta sul campo. Questa linea non è semplicemente sovrimposta sul video, ma obbedisce alle leggi fisiche della prospettiva, senza sembrare sospesa nello spazio. La linea, infatti, sta sotto ai piedi dei giocatori e dietro le loro gambe mentre ci passano sopra.

L'esempio della linea di fuorigioco è una delle applicazioni più semplici di AR, dove la proporzione di virtualità rispetto alla realtà è molto basso. Ma l'AR può essere anche molto più complesso e costituire una parte molto più grande dell'intera immagine vista. Per spiegare il concetto spesso si usa un semplice diagramma:

Se il mondo reale rappresenta uno dei due punti fine e il mondo virtuale l'altro punto fine su una linea, qualsiasi punto in mezzo sarà una combinazione di entrambi. Potremmo dire che se il punto si trova più vicino al mondo reale verrà chiamato di Realtà Aumentata, mentre se si trova più vicino al mondo virtuale verrà chiamato di Virtualità Aumentata. In pratica però i due concetti sono uguali, e un qualsiasi punto situato tra i due mondi è, in effetti, Realtà Aumentata.

Già usata in ambito militare o nella ricerca medica o accademica, dal 2009 la realtà aumentata ha raggiunto il grande pubblico sotto forma di campagne di comunicazione, pubblicate sui giornali o sulla rete. A questo proposito, il fatto che le applicazioni di Realtà aumentata siano normalmente fruibili dai browser Internet standard ha permesso la nascita e la crescita dell’ Augmented Advertising, inteso come veicolo di pubblicità e promozione in AR dei principali corporate brand (tra le campagne di riferimento, quella della rivista Esquire).

Il miglioramento della tecnologia dei device, inoltre, ha notevolmente influito sullo sviluppo e la diffusione di un numero crescente di applicazioni per smartphone Android e iPhone. Oggi è possibile, grazie alle app in AR, trovare informazioni geolocalizzate, visualizzare immagini dal web come dai social network o informazioni e istruzioni sovrapposte alla realtà, seguire i tweet in maniera fisica oltre che telematica, ritrovare il parcheggio della propria auto, giocare a un videogame utilizzando un’intera città come campo di gioco, taggare oggetti reali e segnalare notizie in realtà aumentata in luoghi specifici.

Saranno un miliardo gli smartphone abilitati alla realtà aumentata entro il 2016, contro i 150 milioni di unità attuali, con una previsione di fatturato per le applicazioni a livello mondiale che passerà dagli 11 milioni di dollari di oggi ai 3,4 miliardi di dollari del 2016.

Il servizio di Track Packaging, ideato da JoinPad, prevede il riconoscimento immagine della confezione (package) di un prodotto da flusso video tramite un’applicazione esclusiva su un device dotato di webcam (anche mobile). Il riconoscimento di uno specifico prodotto porta alla successiva attivazione di contenuti multimediali (video, ma anche testo/immagini) dedicati.

Il mercato di riferimento per quanto concerne la Realtà Aumentata e le sue declinazioni è in continuo fermento, tra i settori di riferimento: 

• Web e Mobile Marketing

• Proximity Marketing e Punti Vendita

• Gaming, E-Commerce e Advertising Online

• Progettazione Industriale e Design

• Editoria, Comunicazione, Eventi

Immaginate di entrare in un negozio per comprare una bottiglia di vino, anche non essendo esperti di vini, tirando fuori l'iPhone e puntandolo alla bottiglia, il cellulare riconoscerà la bottiglia e vi darà una miriade di informazioni utili per facilitarne l'acquisto. Proprio questo concetto è stato utilizzato per uno dei clienti di Sanjay, che ci ha spiegato alcuni dei tanti modi in cui un rivenditore, abilitando il proprio prodotto a essere riconosciuto da un dispositivo che utilizza l'AR, riesce a generare molto più interesse ed emozioni sugli scaffali.