COOP “Meno Spreco Più Solidarietà”. Dalle parole al cibo alle azioni concrete con l’onorevole Maria Chiara Gadda, promotrice della Legge anti spreco, la chef Cristina Bowerman, Auser e Caritas. Si parla di non spreco, si assaggiano ricette fatte con gli avanzi di cucina e preparate da un team di giovani chef in erba di Istituti Alberghieri di tutta Italia, si mettono in fila numeri e dati che si traducono in pasti per persone in difficoltà. Coop che ha organizzato a Roma l’evento “Meno spreco più solidarietà” da sola nel 2015 ne ha garantiti 6 milioni.
Dalle parole al cibo alle azioni concrete. Si parla di non spreco, si assaggiano ricette fatte con gli avanzi di cucina e preparate da un team di giovani chef in erba di Istituti Alberghieri di tutta Italia, si mettono in fila numeri e dati che si traducono in pasti per persone in difficoltà. Coop che ha organizzato a Roma l’evento “Meno spreco più solidarietà” da sola nel 2015 ne ha garantiti 6 milioni grazie ai progetti di recupero eccedenze alimentari realizzati dalle varie cooperative di consumatori sui territori E con lei in una sorta di galleria di enti e personaggi virtuosi Caritas Italia, l’Auser e ancora tra gli altri chi come il Last Minute Market ha fatto della lotta allo spreco il centro della propria attività o un pensatore libero come Rossano Ercolini, maestro elementare in quel di Capannori (Lucca) ma anche vincitore del Premio “Goldman Environmental Prize 2013”, una sorta di Nobel alternativo per l’ambiente. Ercolini è partito dall’opposizione a un inceneritore nel suo comune e ha sviluppato una strategia denominata Rifiuti Zero che con dieci passi prevede l’azzeramento dei rifiuti entro il 2025 e a Capannori i primi risultati già si vedono con il 70% di raccolta differenziata attraverso il porta a porta, i centri di riparazione e riuso e alcune politiche di riduzione come i sistemi di ricarica alla spina che hanno ridotto ulteriormente i rifiuti. D’altronde che il tema stia a cuore degli italiani lo dimostrano anche gli ultimi dati elaborati sul sito www.italiani.coop che ci dicono un po’ a sorpresa come la pratica dell’anti spreco stia facendo proseliti nel nostro Paese. Gli italiani quanto a chilogrammi di rifiuti procapite all’anno vanno meglio dei Paesi del Nord (dai 187 kg record della Svezia ai 184 della Norvegia fino a scendere ai 164 di casa nostra) e soprattutto mostrano una propensione a leggere etichette e dunque controllare date di scadenza: lo fa sempre il 67% degli italiani rispetto al 58 degli europei.
Dalla nuova Legge anti spreco però si è partiti con la presenza dell’onorevole Maria Chiara Gadda, la promotrice della Legge che ci fa arrivare secondi in Europa (prima la Francia ma con un accento punitivo). Una legge volta a incentivare il fenomeno del recupero in particolare in zone del Paese dove la pratica è meno diffusa ma non la necessità come è il caso del Sud. Stefano Bassi, presidente di Ancc-Coop (l’Associazione Nazionale delle cooperative di consumatori) plaude allo spirito della legge e parla di “responsabilizzazione” e di “coinvolgimento” ipotizzando già che la nostra Legge possa fare da traino all’Unione Europea che sta in questo periodo sta definendo le linee guida per la donazione del cibo.
A chiudere il tutto prima della cena a spreco zero una sorta di ripescaggio nella memoria collettiva con un duetto fra una chef di oggi particolarmente attenta al sociale come Cristina Bowerman e Maurizio Sentieri storico dell’alimentazione che ha voluto ripercorrere ricette tratte da letterati ottocenteschi come Olindo Guerrini e maestri del parlare di cibo in televisione, molto prima della moda di oggi, come Mario Soldati.