Una partnership che nasce dalla condivisione di valori quali la centralità delle persone, e l’importanza della prevenzione e l’attenzione alle persone. Sono questi i presupposti che hanno spinto Despar Italia a sostenere la comunità di San Patrignano.
Il sostegno alle attività della Comunità, coerente con l’attenzione alla Responsabilità Sociale di Impresa di Despar, sarà sancita anche dalla visibilità del marchio dell’Insegna nel Donors Wall all’ingresso principale di San Patrignano.
In particolare, sarà assicurato il supporto al progetto di prevenzione WeFree. Si tratta di un programma rivolto ai ragazzi dai 13 ai 19 anni, ai genitori, agli educatori e insegnanti di tutta Italia che prevede sia iniziative itineranti - spettacoli teatrali, dibattiti nelle scuole, workshop interattivi - sia momenti presso la Comunità con visite e iniziative specifiche dedicate in particolare alle scuole.
Dal 2005, il programma WeFree ha coinvolto 300mila ragazzi e 1.500 scuole del territorio nazionale. Nel solo 2018 sono stati oltre 50mila gli studenti che hanno sperimentato le iniziative sviluppate all’interno del progetto di prevenzione.
Despar Italia sarà anche sponsor della WeFree Run 2019, una gara che si terrà anche nel 2019 all’interno della comunità e che ha l’obiettivo di veicolare i messaggi positivi legati allo sport e a uno stile di vita sano. Per questa gara, a cui parteciperanno anche i 1.300 ragazzi ospiti, San Patrignano si aprirà all’esterno.
La partnership avrà un primo momento di espressione il prossimo 11 aprile quando Despar terrà i lavori della propria Convention nazionale, che avrà quest’anno come tema centrale “Storie di Uomini e di Innovazione”, proprio all’interno della Comunità.
“Siamo onorati di aver realizzato questa partnership poiché conosciamo bene l’opera meritoria che la Comunità sta portando avanti fin dalla sua nascita e che l’ha vista diventare un punto di riferimento in attività fondamentali come il recupero dalle dipendenze e il reinserimento sociale, per migliaia di persone, unita all’importante attività di prevenzione che San Patrignano svolge su tutto il territorio nazionale”, ha commentato Lucio Fochesato, Direttore Generale di Despar Italia.
“La vicinanza di aziende come Despar è per i nostri ragazzi grande motivo di orgoglio – sottolinea il presidente della Comunità Piero Prenna – Dopo essere usciti sconfitti dalla società, oggi per loro è una grande soddisfazione vedere come realtà più che affermate tornino a credere in loro dandogli una seconda possibilità. E’ inoltre per noi importante avere un partner di questo livello a sostegno delle nostre attività di prevenzione. Un sostegno che va incontro a centinaia di giovani che trovano nella nostra realtà un supporto, un ascolto e un confronto. Riteniamo fondamentale che aziende di tale portata si facciano portatori di valori sani, volti a portare un cambiamento nella società”.
Informazioni su Despar
Despar Italia è il consorzio che riunisce sotto il marchio Despar 6 aziende della distribuzione alimentare e negozianti affiliati. Despar è presente sul territorio nazionale in 13 regioni italiane con 1.215 punti vendita a insegna Despar, Eurospar e Interspar. Il fatturato 2017 di 3,384 miliardi di euro colloca Despar tra le prime dieci insegne della GDO italiana. Il cuore dell’attività di Despar è la presenza di un gran numero di negozi di vicinato, affiancati da ipermercati e nuovi format che offrono nuove soluzioni alle esigenze dei consumatori. Le sei aziende associate a Despar Italia sono Aspiag Service, Ergon, Fiorino, Maiora, L’Alco e SCS. Despar Italia è parte di SPAR Intenational presente in 44 paesi nel mondo.
Comunità San Patrignano
San Patrignano è la comunità di recupero per ragazze e ragazzi tossicodipendenti più grande d’Europa ed ospita oltre 1.300 ragazzi. Da oltre 40 anni, dal 1978 ad oggi, San Patrignano ha accolto in forma totalmente gratuita, senza oneri né per le famiglie né per lo Stato, ad eccezione delle rette percepite per i minorenni, oltre 26.000 persone, offrendo loro una casa, l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, di imparare un lavoro e reinserirsi pienamente nella società al termine del percorso di recupero.
Secondo una ricerca effettuata dall’Università di Bologna, che ha monitorato un gruppo di ex ospiti della comunità a cinque anni dal loro reintegro nella società, il 72% dei ragazzi che terminano positivamente il percorso non ricadono nel problema della tossicodipendenza. Oltre a questo, la Comunità è da tempo impegnata in progetti di prevenzione alle dipendenze, tanto che incontra oltre 50.000 studenti l’anno.