Questo sito web utilizza i cookie

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito alle agenzie pubblicitarie, agli istituti che eseguono analisi dei dati web e ai social media nostri partner. Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web

Fededistribuzione: Primo segnale positivo sui prezzi.

I dati provvisori per il mese di maggio diffusi oggi dall'Istat registrano un tasso complessivo di inflazione pari al +0,2% rispetto a maggio 2014. I beni diminuiscono del -0,3% e i servizi crescono del +0,7%.
Permangono le variazioni negative nel comparto energetico, con la Benzina a -6,3% e il Gasolio a -8,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Al netto dei beni energetici l'indice dei prezzi mostra una crescita del +0,8%.
“Dopo quattro mesi consecutivi di variazioni negative dei prezzi il dato di maggio torna positivo – dichiara Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – Questo non deve portare ad abbassare la guardia nei confronti del rischio deflazione, ma potrebbe essere il primo segnale che l’azione della BCE comincia a produrre i suoi effetti. L'inflazione di fondo al netto dei beni energetici si attesta al +0,8%, un livello contenuto e compatibile con l'introduzione nel sistema di nuovi stimoli per accelerare il rilancio dei consumi, elemento portante per l’uscita dalla crisi.
“I dati economici trimestrali diffusi oggi dall’Istat indicano infatti una situazione ancora ambigua per i consumi interni, con un quadro che non prospetta ancora l’avvio di una decisa ripresa e che vede le famiglie ancora molto prudenti negli acquisti, soprattutto per quanto riguarda la “spesa abituale”, come testimoniano i dati delle vendite al dettaglio Istat in calo a marzo del -0,2%”.
“Insistiamo nel ripetere quanto già altre volte formulato, cioè la necessità di aumentare il potere d’acquisto delle famiglie, ridurre la pressione fiscale sulle imprese e insistere con il programma di riforme per accelerare un vero cambiamento nel Paese, capace di ridare fiducia e prospettive alle persone, portandole ad investire in modo produttivo parte delle risorse in questo momento accantonate a risparmio”. Ha concluso il Presidente di Federdistribuzione.
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di cinque associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione nel 2014 hanno realizzato, in base ai dati 2013, un giro d’affari di 60,6 miliardi di euro (di cui 8,6 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 47,9% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 14.600 punti vendita (di cui 7.800 in franchising) e danno occupazione a 213.000 addetti. Rappresentano, infine, il 28,3% del valore dei consumi commercializzabili.