I dati provvisori per il mese di gennaio diffusi oggi dall'Istat registrano un tasso complessivo di inflazione pari al -0,6% rispetto a gennaio 2014.
L’Italia torna dunque in deflazione, trainata dalla dinamica dei carburanti: rispetto a gennaio 2014 il prezzo della benzina cala del -14,1% e quello del gasolio del -15,4%.
“La caduta dei prezzi di gennaio – afferma Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – ha una ragione precisa: il crollo del prezzo dei carburanti. L’inflazione al netto dei beni energetici rimane infatti ancora positiva al +0,3%, sebbene in rallentamento rispetto al +0,5% di dicembre.”
“Questa riduzione dei prezzi aiuta le famiglie italiane, contribuendo a ridare potere d’acquisto. E’ un’opportunità che va sfruttata per rimettere in moto la macchina dei consumi, ancora frenata dall’incertezza sul futuro che porta ad accantonare a risparmio l’eventuale maggiore disponibilità di spesa”.
“Il contesto internazionale (il nuovo prezzo del petrolio, il più favorevole tasso di cambio dell’euro e le decisioni della BCE sul Quantitative Easing) e alcuni primi segnali di miglioramento del quadro interno (il rallentamento della disoccupazione e il miglioramento del clima di fiducia delle famiglie) per la prima volta dopo tanto tempo fanno intravedere una luce in fondo al tunnel. Indicazioni che devono essere prese con
prudenza ma che non possono essere ignorate. Occorre fare di tutto per non introdurre in questo ancora incerto percorso di ripresa ostacoli che lo possano frenare, sia dal lato delle imprese che da quello dei consumatori”.
“Auspichiamo quindi che non veda la luce il provvedimento di “reverse charge” che infliggerebbe un ulteriore colpo alla GDO e a tutta l’industria che con essa si relaziona e che si riescano a individuare le misure per evitare dal 2016 l’applicazione della clausola di salvaguardia che prevede l’aumento delle aliquote Iva”.
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di cinque associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione nel 2014 hanno realizzato, in base ai dati 2013, un giro d’affari di 60,6 miliardi di euro (di cui 8,6 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 47,9% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 14.600 punti vendita (di cui 7.800 in franchising) e danno occupazione a 213.000 addetti. Rappresentano, infine, il 28,3% del valore dei consumi commercializzabili.