Milano, 22 febbraio 2013 – I dati sul commercio al dettaglio, pubblicati oggi dall’Istat, mostrano ancora un significativo calo delle vendite a dicembre 2012 del -3,8% rispetto a dicembre 2011: -2,7% per i prodotti alimentari e -4,2% per quelli non alimentari.
Complessivamente nell’anno 2012 la flessione è del -2,2% nei confronti dell’anno precedente, con l’alimentare al -0,8% e il non alimentare al-2,8%.
“Il dato di dicembre conferma il quadro di criticità per i consumi che ha caratterizzato l’intero 2012 ma che si evidenzia dal 2008 – ha commentato Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – Da quell’anno, infatti, le vendite al dettaglio sono diminuite del -5,2% a livello complessivo, con un calo del -1,0% per i prodotti alimentari e del -6,8% per quelli non alimentari, che hanno maggiormente sofferto del minor potere d’acquisto delle famiglie”.
“Siamo quindi di fronte a una situazione complessa, cui dovrà far fronte il nuovo governo, anche alla luce degli impatti che avranno sui consumi quest’anno le manovre varate dal 2011, necessarie per il riequilibrio dei conti pubblici: stimiamo in 9,7 miliardi di euro* (pari all’1% del totale) la caduta dei consumi per questi provvedimenti, in considerazione dell’aumento dell’Iva da luglio 2013, dell’IMU, delle accise sui carburanti, dell’addizionale Irpef, ecc.”
“Uno scenario che richiede l’annullamento dell’ipotesi di incremento dell’Iva da luglio 2013 e che necessita interventi forti per realizzare un profondo cambiamento – conclude Cobolli Gigli - con politiche volte ad un rilancio della domanda interna e all’ introduzione di maggiore concorrenza nei mercati, completando le liberalizzazioni già avviate (carburanti e farmaci) e introducendo maggiore concorrenza nei settori ancora chiusi al mercato e fonti di costi impropri per consumatori e imprese (energia, banche, assicurazioni, professioni, ecc)”.
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie la maggioranza delle imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di sette associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione hanno realizzato nel 2011 un giro d'affari di 85,3 miliardi di euro, con una quota pari al 66,1% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 43.850 punti vendita (diretti e in franchising) e danno occupazione a circa 329.250 addetti. Rappresentano, infine, oltre il 38% del valore dei consumi commercializzabili.