Milano, 22 novembre 2013 – Dopo il leggero aumento di agosto (+0,2% rispetto all’anno precedente) che faceva seguito a 13 mesi di variazioni negative, i dati sul commercio al dettaglio di settembre pubblicati oggi dall’Istat tornano a diminuire, mostrando un calo rispetto a settembre 2012 pari al -2,8%. Segno meno per tutte le tipologie di prodotto, con l’alimentare a -2,2% e il non alimentare a -3,1% nel confronto con settembre 2012. In calo anche tutte le formule distributive ad eccezione dei discount che segnano un modesto +0,8% rispetto allo scorso anno. Dall’inizio dell’anno la diminuzione si attesta al -2,3%, con l’alimentare a -1,3% e il non alimentare a -3,0%.
“Dopo la pausa di agosto, settembre registra un nuovo pesante calo, segno del fatto che siamo ancora lontani dall’auspicata ripresa dei consumi – ha commentato Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – Anche le informazioni più recenti che abbiamo dalle nostre aziende associate non lasciano prevedere niente di buono per ottobre e novembre, considerando che ci si dovrà misurare con l’aumento dell’Iva scattato proprio all’inizio di ottobre”.
“La ripresa dei consumi, fondamentale per la ripartenza dell’intera economia del Paese, dovrebbe essere considerata una priorità da parte del Governo, che dovrebbe orientare i propri provvedimenti alla restituzione del potere d’acquisto alle famiglie.
L’azione dell’Esecutivo appare invece ancora debole in questo senso, troppo frenata dal rispetto dei vincoli di bilancio europei – ha proseguito Cobolli Gigli.
“La legge di stabilità può essere un’opportunità per definire un chiaro indirizzo di politica economica volto allo sviluppo del Paese – ha concluso il Presidente di Federdistribuzione- Ci auguriamo che il Governo e il Parlamento sappiano cogliere questa occasione, trovando il coraggio di impostare misure davvero in grado di migliorare le condizioni economiche delle fasce meno abbienti della popolazione, introducendo così un importante stimolo alla ripresa dei consumi e ricostruendo la fiducia nel futuro, un altro fattore essenziale per ritornare a crescere”.
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di quattro associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione hanno realizzato nel 2012 un giro d'affari di 63,5 miliardi di euro (comprensivo degli affiliati), con una quota pari al 49,6% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 16.650 punti vendita (diretti e in franchising) e danno occupazione a 229.000 addetti. Rappresentano, infine, il 29,1% del valore dei consumi commercializzabili.