Parma, 22 gennaio 2013 – Fiere di Parma chiude il bilancio 2012 con 32,4 milioni di ricavi e un Ebitda del 22%, ovvero 7,3 milioni, e quindi un utile prima delle imposte superiore ai 2 milioni. Con questo esercizio si chiude un ciclo di rilancio e riorganizzazione che in 4 anni ha visto i ricavi biennali passare da 44 a quasi 60 milioni e l’Ebitda, sempre biennale, da 7,5 a 11 milioni.
Tutti i prodotti storici (Cibus, Cibus Tec, Mercanteinfiera, Salone del Camper) sono diventati leader o co-leader in Europa; si sono rilanciate e riportate a margine positivo alcune manifestazioni di nicchia (Gotha, Aestetica Napoli, ecc.), ma soprattutto si sono poste le basi per il futuro costruendo solide alleanze con organizzatori leader in Italia (Senaf) e nel mondo (Messe Frankfurt e Koln Messe). Oggi Fiere di Parma è un grande quartiere baricentrico e moderno che sviluppa il 95% dei ricavi con marchi di proprietà.
Per dare una dimensione del cambiamento basti pensare che il quartiere (450.000 mq dei quali 130.000 coperti) è stato completamente rinnovato nel 2011 con un investimento di 60 milioni di Euro il cui pay back è garantito quasi totalmente dai ricavi generati dall’impianto fotovoltaico da 7,3 MW dislocato sui tetti dei nuovi padiglioni.
La performance straordinaria di Fiere di Parma è stata raggiunta grazie ad una profonda riorganizzazione, ad un focus strategico sui prodotti core e sulle competenze distintive, alla fiducia e partecipazione degli azionisti nel progetto di rilancio e al sostegno di Cariparma Credit Agricole che ha creduto e finanziato il progetto industriale e Real Estate.
La riorganizzazione per centri di competenza ha portato alla costituzione di 5 business unit all’interno delle quali sono stati inseriti 20 giovani – molti neolaureati – che oggi sono tutti impiegati e occupano ruoli chiave nella gestione dei prodotti. Molte funzioni strategiche, dall’ospitalità dei visitatori vip al digital marketing, sono state internalizzate portando non solo risparmi nella gestione, ma anche nuove competenze distintive.
Il consiglio di amministrazione, composto da tecnici nominati con lista unica da tutti gli azionisti, vede impegnati, oltre al Presidente Franco Boni e l’AD Antonio Cellie, figure di primo piano dell’economia locale e nazionale.