“Il prossimo avvio della stagione invernale sciistica e la corretta riapertura dei ristoranti durante il giorno, sono segnali incoraggianti per una nuova normalità. Ora occorre però urgentemente riaprire anche i centri commerciali nei week end e nei prefestivi, certamente controllando con saggezza i flussi della clientela. La loro chiusura è infatti controproducente rispetto alla tutela della salute degli italiani, in quanto riduce i luoghi dove poter acquistare.”
Giorgio Santambrogio (nella foto), Amministratore Delegato di Gruppo VéGé, che rappresenta oltre 3.500 punti di vendita della Moderna Distribuzione in tutta Italia, terza realtà italiana della Distribuzione Moderna per numero di ipermercati, chiede urgentemente la riapertura dei Centri Commerciali nel fine settimana.
L’ultimo Dpcm vieta infatti l’apertura degli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie, non solo nei fine settimana ma anche nelle giornate festive e prefestive.
“La restrizione nei confronti dei centri commerciali è contraria alla logica di evitare assembramenti e il mantenimento del controllo dei flussi.” spiega Santambrogio.
In Italia sono 1.518 centri commerciali, all’interno dei quali ci sono oltre 36.000 negozi non food, che sono inevitabilmente penalizzati e la loro chiusura aumenta il flusso nei centri cittadini.
“È corretto tutelare sempre la salute dei cittadini,” - continua Santambrogio – “ma per farlo è necessario aumentare e non diminuire i luoghi dove poter acquistare per garantire lo shopping in totale sicurezza ed evitare gli assembramenti. La chiusura dei centri commerciali nel week end riduce, infatti, il numero di punti vendita dove effettuare gli acquisti comportando pericolosi assembramenti nelle vie dello shopping dei centri storici e nei centri urbani. Per garantire la salute dei cittadini italiani è importante, invece, favorire delle norme che permettano ai consumatori la possibilità di diversificare i luoghi dove fare shopping e più tempo per farlo, in totale sicurezza.”