Rozzano, 27 febbraio 2014 – Per combattere il carovita e tutelare il potere d’acquisto delle famiglie, Simply mette in campo la manovra salva spesa “Frutta e verdura costano meno”. Dal 6 marzo nei supermercati IperSimply e dal 13 marzo nei Simply i prezzi dell’intero reparto ortofrutta vengono abbattuti mediamente del 15%.
L’eccezionalità della manovra risiede di fatto nella sua continuità. Simply promette ai clienti di abbassare i prezzi di frutta e verdura per sempre. Non si tratta quindi di una manovra promozionale a termine, ma di un nuovo approccio al mondo dell’ortofrutta, dove la convenienza viene garantita tutti i giorni dell’anno con fasce di prezzo che partono da 0,79 euro. Per aiutare i clienti ad affrontare le difficoltà di far quadrare il bilancio, tutti i mesi Simply si impegna a cercare un paniere di frutta e verdura di largo consumo da proporre ad un prezzo fisso di 0,79 euro. Per il mese di marzo, ad esempio, i prodotti selezionati sono arance, mele, cavolo, carote, patate e cipolle.
Un supporto reale per l’economia delle famiglie messe a dura prova dalla crisi persistente, che corrisponde ad un investimento stimato annuo di oltre 8 milioni di euro su tutto il territorio nazionale, dove Simply è capillarmente presente con oltre 1.500 supermercati diretti e in franchising.
«La profonda crisi economica in atto e l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie hanno generato un cambiamento nei comportamenti della nostra clientela, che ottimizza la spesa concentrandosi verso prodotti più convenienti, a marca privata Simply o comunque in promozione. - commenta Antonello Sinigaglia, Direttore Generale di Simply® Italia – Con questa manovra strategica di riposizionamento abbiamo deciso di venire incontro alle loro esigenze di risparmio anche sugli acquisti di frutta e verdura, affinché non debbano rinunciare alla qualità per assicurarsi la convenienza».
La manovra salva spesa “Frutta e verdura costano meno” si integra infatti ad un progetto strategico di riposizionamento che coinvolge a 360° l’intero reparto ortofrutta anche nella revisione del layout e nella razionalizzazione dell’assortimento, per rendere più leggibile l’offerta e agevolare il cliente nella scelta di convenienza.
Una selezione accurata e attenta dei prodotti di frutta e verdura proposti a scaffale, che privilegia e ne evidenzia la stagionalità, la provenienza di origine italiana e l’aderenza al territorio, già di per sé garanzia di maggiore risparmio.
Una proposta prezzo chiara e facilmente identificabile e un assortimento della migliore qualità, monitorato dall’apposita Direzione Servizio Qualità, la prima e unica della GDO italiana ad essere certificata ISO 9001, che sottopone i fornitori ad una verifica puntuale e continuativa dei requisiti legati alla qualità e alla sicurezza.
Testata nei mesi scorsi nei supermercati Simply di Roma, la manovra salva spesa “Frutta e verdura costano meno” ha riscosso il gradimento della clientela ed è stata premiata con un significativo aumento dei volumi acquistati e ad una maggiore frequenza d’acquisto, facendo diventare l’ortofrutta uno dei principali parametri di fidelizzazione dei clienti all’insegna, insieme ai prodotti MDD.
La manovra salva spesa “Frutta e verdura costano meno” riconferma la strategia di Simply nel salvaguardare il potere d’acquisto della clientela, attraverso il costante impegno nel contenimento dei prezzi. Un impegno che si traduce nell’inserimento della linea “Spendo Meno” in tutti i reparti, nell’ampliamento del 50% delle referenze di primo prezzo e nel continuo sviluppo delle linee di Marca Privata Simply, sia nell’ambito grocery sia nei Freschissimi, che offrono al cliente un risparmio medio del 30% verso i leader e un’ampia scelta in termini di copertura e di proposta di prezzo.
La convenienza assortimentale dei Simply è garantita anche dai prodotti in promozione: oltre 1.600 presenti nei vari formati tutte le settimane. La pressione promozionale comporta uno sforzo notevole in un periodo in cui i listini e l’inflazione all’acquisto è in continua crescita e nei Simply si attesta a sette punti percentuale sopra la media di mercato (26,7% fonte IRI), che si traduce in un investimento stimato annuo di oltre 100 milioni di euro.