Secondo uno studio condotto da Eustat, tra il 2008 ed il 2014 la ricchezza individuale degli italiani si è ridotta di oltre mille euro: da 27.600 a 26.500 euro all'anno.
Nello stesso periodo, la media del Pil pro capite europeo è salito di 1.500 euro: da 26 mila a 27.500 euro all'anno. Quella italiana è diminuita del 4%, quella media europea è salita del 5,7 per cento.
Il comune di Rimini, insieme alle associazioni locali, ha deciso di farsi avanti per andare incontro alle esigenze dei cittadini in difficoltà inaugurando un supermercato solidale, dove per fare la spesa i soldi non servono.
Chi entra ad Emporio Rimini si trova di fronte ad un vero e proprio supermercato con i prodotti sugli scaffali, ma con una differenza davvero importante rispetto ai negozi a cui siamo abituati: non c’è la barriera casse, perchè i prodotti si pagano utilizzando una tessera a punti rilasciata dal comune di Rimini.
La tessera viene rilasciata a nuclei familiari con determinati requisiti:
- bisogna essere residenza a Rimini o in uno dei 10 comuni della Valmarecchia;
- bisogna essere in possesso del DSU e ISEE con reddito massimo di 7500 euro;
- bisogna possedere lo stato occupazionale per persone in età lavorativa.
L’idea è quella di incidere in modo positivo su quella fascia grigia di popolazione la cui situazione economica è peggiorata a causa della crisi in modo da risollevarla e per evitare che scivoli sempre più in basso.
Ad ogni tessera viene assegnato un punteggio sulla base di alcuni criteri che riguardano in particolare il numero dei componenti della famiglia e la presenza di bambini nel nucleo famigliare. Ad esempio una famiglia composta da 4 componenti adulti può ottenere una tessera da 160 punti. La tessera va utilizzata entro 12 mesi dalla sua emissione per fare la spesa ad Emporio Rimini.
Nel negozio ad ogni prodotto è assegnato un certo numero di punti che vengono scalati dalla tessera quando si fa la spesa. I prodotti disponibili sono davvero numerosi e comprendono, tra gli altri, pasta, riso, farina, olio d’oliva, salsa di pomodoro, tè, orzo in polvere, biscotti e omogeneizzati.
Un aspetto importante riguarda la provenienza dei prodotti in vendita: si tratta in gran parte di prodotti che arrivano da donazioni di aziende private o di cibi non utilizzati nelle mense e quindi messi a disposizione per favorire questo nuovo progetto. In questo modo l’iniziativa contribuisce anche alla lotta contro gli sprechi alimentari. Le stesse aziende possono contattare il sito web www.emporiorimini.it per scoprire come donare i prodotti.