In occasione del 50° Earth Day, FederBio sottolinea l’importanza di preservare la Terra e i suoi ecosistemi da un declino senza precedenti.
In particolare, in un periodo come quello attuale fortemente segnato dalla crisi sanitaria legata al Coronavirus, diventa ancora più importante tutelare le risorse naturali e gli agroecosistemi, preziosa fonte di biodiversità.
La distruzione degli habitat naturali a favore di quelli artificiali ha reso la Terra più vulnerabile. Il rapporto IPBES (Intergovernamental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services dell’ONU) del 2019 fotografa un declino della natura senza precedenti. Dall’indagine emerge infatti che il 75% dell’ambiente terrestre e circa il 66% di quello marino sono stati modificati in modo significativo e che circa 1 milione di specie animali e vegetali rischiano l’estinzione. Questa perdita è il risultato diretto dell’attività umana e costituisce una minaccia concreta al benessere e agli equilibri ecologici.
Il Rapporto evidenzia, inoltre, che dal 1980 le emissioni di gas serra sono raddoppiate generando un incremento delle temperature medie globali di almeno 0,7 gradi centigradi, con previsioni di ulteriori aumenti nei prossimi decenni.
“Quest’anno la Giornata mondiale della Terra si celebra in maniera decisamente particolare nel mezzo di un’emergenza globale. Questa crisi ci insegna che occorre adottare un nuovo paradigma fondato sul rispetto della Terra e dei suoi ecosistemi per contrastare efficacemente la deriva climatica e proteggere la nostra salute. L’emergenza che stiamo attraversando rende ancor più evidente il ruolo strategico dell’agricoltura come garanzia per la disponibilità di cibo per i cittadini e al tempo stesso come attività centrale per la cura della Terra. Per affrontare le sfide future, occorre dunque puntare sempre più sull’agroecologia, di cui l’agricoltura biologica rappresenta la massima espressione, l’unico modello che assicura resilienza e sostenibilità contribuendo a contrastare il cambiamento climatico. La salute della Terra e degli ecosistemi da cui dipendiamo si sta deteriorando molto rapidamente, dobbiamo cambiare rotta al più presto, per rispondere alle esigenze del presente senza compromettere la capacità di rispondere ai bisogni del futuro”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.
FederBio (www.federbio.it) è una federazione nazionale nata nel 1992 per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, con l’obiettivo di tutelarne e favorirne lo sviluppo. FederBio socia di IFOAM e ACCREDIA, l’ente italiano per l’accreditamento degli Organismi di certificazione, è riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell’ambito di tavoli nazionali e regionali.
Attraverso le organizzazioni associate, FederBio raggruppa la quasi totalità della rappresentanza del settore biologico, tra cui le principali realtà italiane nei settori della produzione, distribuzione, certificazione, normazione e tutela degli interessi degli operatori e dei tecnici bio.
La Federazione è strutturata in cinque sezioni tematiche e professionali: Produttori, Organismi di Certificazione, Trasformatori e Distributori, Operatori dei Servizi e Tecnici, Associazioni culturali. FederBio garantisce la rigorosità e la correttezza dei comportamenti degli associati in base al Codice Etico e verifica l’applicazione degli standard comuni.