Innovazione nel segno del green per l’insegna Simply: le modifiche introdotte su ben 150 pack, infatti, hanno consentito di evitare l’emissione di 119 tonnellate di CO2, quantità che viene assorbita in un anno da una superficie di bosco pari a 6 ettari, ovvero equivalente a sette campi di calcio.
In particolare, la riduzione delle confezioni dei prodotti a marchio Simply ha consentito un risparmio di 69 tonnellate di materiale impiegato, senza per questo compromettere le funzioni essenziali per le quali un pack nasce: proteggere, salvaguardare e garantire la qualità dei prodotti e consegnarli integri al consumatore.
La ricerca di Simply Italia nell’ambito del packaging, iniziata nel 2006, riguarda non solo l’alleggerimento del peso e la riduzione del volume degli imballaggi in materiali cartacei o plastici, ma anche l’ottimizzazione della logistica e la selezione dei materiali impiegati, così da scegliere quelli con ridotto impatto ambientale, riciclati o facilmente e correttamente riciclabili con i sistemi di raccolta differenziata in uso nel nostro Paese.
«Siamo particolarmente orgogliosi dei risultati raggiunti nello sviluppo del packaging per i nostri prodotti – afferma Carlo Delmenico, direttore responsabilità sociale d’impresa di Simply Italia – il progetto è stato fortemente voluto dall’azienda e concretizza in maniera tangibile l’impegno di Simply Italia per la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile, impegno questo che si esprime a 360° con iniziative volte a ridurre l’impatto dell’attività commerciale sul territorio e a sensibilizzare i clienti sull’importanza che possono avere determinate scelte d’acquisto».
L’azienda, inoltre, è impegnata da anni nell’osservare una politica di rispetto dell’ambiente mette in pratica iniziative a 360° volte a ridurre l’impatto dell’attività commerciale sul territorio e a tutelare l’ambiente promuovendo il risparmio delle risorse naturali.
Tra gli indicatori che evidenziano quest’impegno, inseriti nel prossimo Bilancio di Sostenibilità 2012, di particolare rilievo sono: la riduzione dei consumi energetici ottenuta attraverso innovazioni tecniche utilizzate nei punti vendita (-2,4% sul 2011 che corrisponde a 2,6 milioni di kwh/anno); il riciclo dei materiali (600 mila bottiglie in plastica riutilizzate per gli arredi dei negozi) e dei rifiuti dei punti vendita (13 mila tonnellate di plastica, carta e legno); le eccedenze alimentari valorizzate e donate agli enti caritativi del territorio (329 tonnellate che corrispondono a 582 mila pasti); i prodotti alimentari e i detersivi venduti sfusi quindi nel pieno rispetto dell’ambiente (oltre 400 tonnellate).