Neologismo originale, concepito nel 2011, “Eptology, The Epta Way” è un concept riconducibile in modo esclusivo e distintivo ad Epta, che sintetizza la sua vocazione aziendale: promuovere una crescita ed uno sviluppo sostenibile. Una visione che unisce e guida tutte le persone che fanno parte del Gruppo e ne influenza qualsiasi ambito lavorativo e produttivo: dalle fabbriche ecologiche, allo sviluppo di prodotti volti a garantire il massimo risparmio energetico ed un’ottimale conservazione degli alimenti nei nuovi eco-store.
A tre anni dalla coniazione di “Eptology, The Epta Way”, si evolve e diventa UP: un progresso coerente che testimonia l’impegno del Gruppo nell’accompagnare i clienti nella loro crescita, con soluzioni in grado di stare al passo con le nuove sfide dei mercati globali. Un approccio con cui Epta mira a favorire la transizione da un’economia di prodotto ad un’economia di sistema: un salto culturale che si trasforma in valore aggiunto per i Retailer alla ricerca di innovativi concept espositivi per i propri Store.
4 le Evidences alla base di questo modello: Experience, Efficiency, Excellence ed Evolution, per garantire una shopping experience più piacevole per il consumatore e proficua per i Retailer.
QUATTRO “E”, CHE FANNO LA DIFFERENZA
Experience
Il Gruppo con i suoi brand vanta una storia di oltre 100 anni nel settore della Refrigerazione: un successo partito dall’Italia con Costan, che si è consolidato nel tempo, grazie ad importanti investimenti in Ricerca & Sviluppo e ad un’oculata strategia di internazionalizzazione. Numerose sono le installazioni di impianti a CO2, in tutto il mondo, di cui 58 in Italia, 69 in Australia e ben 184 in Germania. L’experience del Gruppo assicura, altresì, un elevato livello di personalizzazione di questi impianti, a seconda della zona climatica e delle esigenze dei Retailer.
Efficiency
Efficienza e sostenibilità sono per l’Azienda un potente motore di sviluppo ed è per questa ragione che Epta ha aderito ad Eurovent, un programma di certificazione volontario europeo, costituito dalle principali industrie del settore della climatizzazione e refrigerazione, che garantisce le prestazioni e la genuinità delle dichiarazioni rese dai produttori.
Oltre a garantire certificate performance energetiche, Epta ha completamente rinnovato la struttura ed il visual dei banchi, per soddisfare l’emergente trend europeo che vede nella loro chiusura la miglior soluzione per abbattere gli sprechi, razionalizzare i consumi e incrementare la temperatura all’interno degli store. Un restyling che vede nell’adozione di porte e coperuture vetrate, la scelta ideale per garantire la massima visibilità dei prodotti, a favore di una migliore esperienza d’acquisto del consumatore.
Excellence
L’eccellenza fa parte dello spirito dell’organizzazione ed è un processo continuo e costante nel tempo, come testimoniano i numerosi riconoscimenti che Epta e i suoi brand hanno conseguito negli anni. Diversi i Premi internazionali, degni di nota, fra cui spiccano il Grand Prix du Froid 2012 e i Cooling Industry Awards del 2006 e 2009, che l’Azienda si è aggiudicata grazie alle sue soluzioni eco-compatibili. Il 27 Gennaio 2014, Bonnet Névé è stata insignita dall’Institut Français du Design (IFD), del premio Janus de l’Industrie, menzione eco-design, per Gran Vista/Sky View. Ulteriori rilevanti traguardi sono le certificazioni conseguite negli anni: PED (Pressure Equipment Directive), HACCP- Food Safety Programme, UNI EN ISO 9001:2008 e 14001:2004, OHSAS 18001 e la marcatura CE, per tutti i prodotti. Inoltre, a garanzia della massima qualità e sicurezza, nella conservazione dei prodotti, Epta ha sviluppato un Trattamento Antibatterico agli ioni d’argento, volto a migliorare la shelf-life dei prodotti.
Evolution
Epta vede nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia ed inedite configurazioni, un’arma competitiva potente, che trae la sua forza dalla sinergia tra le competenze integrative e specialistiche dei singoli marchi e l’Innovation Center del Gruppo. La prima novità è la soluzione Full Service, in cui Epta insieme a Kelly Daily propone ai suoi clienti un Corner Sushi, chiavi in mano, completamente accessoriato per la preparazione e la vendita di pesce crudo. Altra grande innovazione è il concept shop in shop con banchi refrigerati, che può essere declinato per campagne promozionali, speciali show-cooking e la presentazione di cibi bio e piatti etnici. Infine, spicca la tecnologia Dynamic System grazie a cui è possibile conservare la carne all’interno del banco per 5 giorni, mantenendone inalterate le caratteristiche organolettiche e fisiche, con una rilevante riduzione della percentuale di perdita di peso.
ETICA E CSR: UN’ IDENTITÀ SOSTENIBILE
Nel 2013 Epta ha presentato il primo CSR Report, a riconferma del suo approccio orientato alla sostenibilità. Il documento, certificato dal TUV Austria Cert GmbH – Società internazionale che si occupa di sistemi di certificazione per la sicurezza, la qualità, l’ambiente e l’igiene - ha ottenuto il livello C+ nell’applicazione delle linee guida del Global Reporting Initiative.
Il Team dedicato alla Ricerca & Sviluppo consta attualmente di circa 100 persone, impegnate nello studio di nuove tecnologie, come gli impianti di refrigerazione a CO2. L’utilizzo di questi sistemi, per un punto vendita delle dimensioni di 1.500 m2, si traduce in una riduzione pari a 474 tonnellate di CO2 in 10 anni, pari a 50 ettari di una foresta costituita da circa 11.026 nuovi alberi. Una logica eco-friendly riconfermata dall’utilizzo del metodo scientifico LCA (Life Cycle Assessment), per il riciclo e recupero dei materiali utilizzati per banchi e imballaggi e dallo sviluppo di nuove politiche green per stabilimenti a impatto zero. In materia di formazione, inoltre, l’Azienda promuove ogni anno, corsi di aggiornamento per formare più di 100 professionisti presso il CO2 Training Centre di Epta in Inghilterra e dispone di una piattaforma di e-learning, che consente ai dipendenti di fruire di circa 11.000 ore di training ogni anno.
“Il CSR report rappresenta uno stimolo continuo che ci spinge a confrontarci con le sfide della tecnologia e dei tempi che cambiano, ma anche un dovere che ci incoraggia a pretendere sempre di più dal nostro lavoro e da noi stessi. Per questo, abbiamo voluto lanciare il cuore al di là dell’ostacolo e stabilire, sin da ora, quali saranno gli obiettivi per i prossimi tre anni: da un lato, la riduzione del 33% dell’energia utilizzata nella produzione di banchi refrigerati, dall’altro un incremento, fino al 33%, dei nostri prodotti ad alta efficienza”, commenta Sergio Chiostri, Presidente e Amministratore Delegato di Epta.
F-GAS REGULATION: UNO SGUARDO VERSO IL FUTURO
I gas fluorurati a effetto serra (HFC, PFC e SF6), utilizzati in particolare nel settore della refrigerazione e condizionamento, son accusati di contribuire al riscaldamento globale per il 5%. In tal senso e a fronte degli impegni assunti con il Protocollo di Kyoto, l’Europa si è posta degli obiettivi ben precisi attraverso la revisione del regolamento 842/2006 sugli F-Gas: ridurre le emissioni di CO2 dell’80-95% rispetto al 1990, entro il 2050. Dalla prima proposta, presentata a Novembre 2012, la F-Gas Regulation ha subito numerose rettifiche, per giungere a Dicembre 2013, grazie all’intervento del COREPER (Comitato dei rappresentanti Permanenti), ad una nuova release che sarà messa ai voti questa primavera. Attualmente, per il settore della refrigerazione commerciale, si prevede una drastica diminuzione delle emissioni: il regolamento fissa, infatti, date precise per il contenimento, recupero e smaltimento dei gas a effetto serra e prevede divieti che dovranno essere tassativamente rispettati a livello nazionale ed europeo.
Una sfida ma anche un‘opportunità per Epta di sviluppare soluzioni che utilizzano refrigeranti naturali e nuove tecnologie “verdi”. Il Gruppo, infatti, ha messo in atto una serie di misure volte a rinnovare i sistemi esistenti, come ad esempio le gamme dei plug-in, passando dal gas R404A al propano (R290), che vanta un elevato coefficiente di performance, sia a bassa (+12%) che media temperatura (+8%), ed un ridotto impatto ambientale, pari a 13 tonnellate contro le 19 dell’R404A. Infine, gli impianti a CO2 hanno favorito l’impiego dell’anidride carbonica, quale soluzione naturale più vantaggiosa, con un potenziale di riscaldamento globale (GWP) molto basso, pari a 1, per ridurre progressivamente la presenza, sul mercato degli HFC.