Il declino di Blockbuster, colosso del videonoleggio fallito nel 2010, e' irreversibile. Dish Network, che aveva rilevato la societa' nel 2011, chiudera' altri 300 punti vendita negli Stati Uniti, licenziando fino a 3.000 persone, ovvero il 40% delle quasi 8.000 totali. Come riporta il Wall Street Journal, Dish Network, seconda maggiore rete televisiva americana via satellite, punta a ridurre progressivamente la quantita' di punti vendita (ne restano aperti circa 500 in America, nel 2005 erano 5.700), dal momento che rivenditori online come Amazon.com e il colosso del videonoleggio online Netflix hanno reso poco redditizio il modello aziendale di Blockbuster. La decisione arriva all'indomani della richiesta di amministrazione controllata della divisione britannica. "Continuiamo a dare valore al marchio e ad analizzare i livelli di redditivita' dei negozi", si legge in una nota della societa'. L'acquisizione di Blockbuster e' sempre stata guardata con sospetto a Wall Street e vari analisti hanno contestato la strategia della tv satellitare. Dish, che aveva genericamente parlato di "un'opportunita' nel settore digitale", aveva detto che il costo era talmente basso, poco piu' di 200 milioni di dollari, che l'acquisto non avrebbe rappresentato un rischio.