Il livello di soddisfazione e il comportamento dei clienti nei punti di vendita sono fortemente influenzati dalla progettazione degli spazi e dalle opportunità di interazione fisica e psicologica che si possono sviluppare al loro interno.
In particolare si può sostenere che ogni elemento dello store design, direttamente o indirettamente, influenza le percezioni e il comportamento del consumatore, tra le altre cose, anche in termini di qualità percepita del servizio.
In questa ottica anche il condizionamento di un punto di vendita deve garantire un adeguato confort per i consumatori. Nello specifico, bisogna realizzare le condizioni di benessere termo igrometrico nell’aria di vendita e nelle lavorazioni, garantendo i giusti valori di temperatura e umidità. Altro aspetto importante è quello di assicurare la qualità dell’aria conforme a quanto imposto dalla vigente normativa (UNI 10339) che richiede un opportuno ricambio d’aria dall’esterno.
Una progettazione dell’impianto di climatizzazione di un punto di vendita che sia adeguata alle necessità sopra esposte e che sia energeticamente efficiente risulta piuttosto complessa in virtù di molteplici fattori, tra i quali l’affollamento, le sorgenti endogene di produzione di calore, la regolazione dell’impianto, l’isolamento dell’involucro edilizio, la regolazione della portata di area esterna.
In sintesi un impianti di climatizzazione ben progettato deve:
- garantire nel periodo invernale una temperatura in un range di variabilità fissato tra i 18 e i 20 °C e tra i 23 e i 26 °C in quello estivo;
- che l’umidità relativa sia compresa tra il 45 e il 65 % (benessere termo igrometrico);
- che sia assicurato un corretto rinnovo dell’area;
- che siano limitate le correnti d’area.