Questo sito web utilizza i cookie

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito alle agenzie pubblicitarie, agli istituti che eseguono analisi dei dati web e ai social media nostri partner. Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web

Arese Shopping Center: La casa degli italiani.

Entro il mese di maggio, ma i ben informati asseriscono anche prima, sarà inaugurato ad Arese, nella area che fu dell’Alfa Romeo,  il più grande centro commerciale d’Italia e uno dei più grandi d'Europa: 206 negozi, 25 ristoranti, seimila posti auto, mille posti di lavoro stabili, un milione di metri quadrati (quanto la superficie di Expo 2015), investimenti per 500 milioni di euro. Qualcuno lo ha già soprannominato “La casa degli italiani”, per qualcun altro è il “Monster” della Lombardia; sta di fatto che l’obiettivo è quello di attirare clienti dalla vicinissima e ricchissima Svizzera. Proprio per questo non solo negozi cheap: in cantiere c’è anche l’apertura di brand di lusso, gioiellerie e boutique di artigiani italiani.
Posizione strategica per arrivare da ogni punto della Lombardia e dalla vicina Svizzera (30 minuti da Varese, 5 da Rho Fiera, 20 da Como, 45 da Lugano), il gigantesco centro commerciale ospiterà il debutto italiano di Primark, la catena di moda low cost irlandese.
Ma la ristorazione avrà un ruolo importante: sono previsti 25 ristoranti di classe, dove i visitatori potranno mangiare decisamente meglio che in altri luoghi commerciali, oltre all’attesa apertura del quinto, e più grande fast food italiano della catena americana KFC, specializzata in pollo fritto.
L’imprenditore che ha fatto l'investimento per realizzare l'Arese Shopping Centre è Marco Brunelli, classe 1927, pioniere della grande distribuzione italiana, alle spalle successi come Gs e Finiper, oltre a Esselunga, fondata nel 1957 insieme a Nelson Rockfeller e Bernardo Caprotti.

 

 

Uscito dalla società, Brunelli lancia i supermercati GS, oggi proprietà dei francesi di Carrefour, e nel 1974 Finiper, cui si deve l’apertura del primo centro commerciale italiano a Montebello della Battaglia (PV), e due anni dopo del primo ipermercato, l’Iper di Magenta, vicino Milano.
In questi ultimi anni ha investito 74 milioni di euro nelle opere di urbanizzazione propedeutiche alla galleria commerciale. Come la costruzione di una nuova strada di collegamento con Lainate e Saronno o l'edificazione di piazze, strade, centri sportivi e piscine pubbliche nei comuni che ospitano l'area di Arese.
I lavori a Michele De Lucchi, architetto e designer fra i più famosi d'Italia. Ed ecco la decisione di puntare su materiali raffinati (marmo verde, legni pregiati, ceramiche di marca) per le finiture della grande galleria su due piani che ospiterà l'ipermercato "Iper la grande I" assieme a 230 negozi compresi 25 ristoranti.

 

 

Basta fare un giro in macchina attorno all'area per rendersi conto delle dimensioni delle opere effettuate. A cominciare dal piccolo fiume, il Lura, che prima era interrato in un'enorme condotta di cemento intasata di rifiuti e che oggi è stato riportato alla luce per essere guarnito da fiori, piante e prati. O della pista automobilistica che insiste su un'area di 86 mila metri quadrati e su cui si affacciano due edifici, sempre a firma De Lucchi, utilizzati per ospitare convention aziendali, corsi di guida sicura, presentazioni e eventi. Marco Brunelli è uno di quegli imprenditori che hanno la rara capacità di trasformare i sogni in realtà. E di capire al volo che quell'area, piazzata com'è all'intersezione fra Milano, l'Autostrada dei Laghi, la Torino-MilanoVenezia e le grandi tangenziali cittadine, ha una potenzialità enorme.
L'offerta commerciale prevede, come sopra anticipato, il debutto italiano di Primark, il brand irlandese del fast fashion che aprirà ad Arese un maxi-store da 7mila metri quadrati. Di assoluto rilievo anche lo spazio dei marchi del gruppo Zara (circa 4.500 metri quadrati) e di H&M. Ma non è tutto. Perché da una parte sono attesi una serie di brand piuttosto noti del food come l'americana KFC. Mentre dall'altra sono ai nastri di partenza alcuni protagonisti del lusso, soprattutto nei comparti dell'oreficeria e dell'orologeria oltre che nel settore della bellezza.