Questo sito web utilizza i cookie

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito alle agenzie pubblicitarie, agli istituti che eseguono analisi dei dati web e ai social media nostri partner. Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web

Calabria: la GDO conta un'altra illustre vittima

pam_crotoneQualcuno prima di noi ha affermato che nel  mondo della Grande Distribuzione Italiana, la prima vittima eccellente della crisi economica, in termini di regione, poteva essere la Calabria. Così è stato!
Dopo il default finanziario delle società Sisa Calabria, GDM e  Sigma Calabria - solo per citare le più importanti - la Surgel Jonica di Crotone - Master Franchising Pam -  è rimasta anch’essa vittima della crisi.
Nel caso della società Sisa Calabria il default sarebbe riconducibile, a detta dei più, ad un buco finanziario determinato da una imprecisa gestione dei crediti ai soci, mentre per la Società GDM il tutto è riconducibile all’uscita di scena della famiglia Arcidiaco.
Capitolo a parte merita la Surgel Jonica, che ha cominciato ad operare agli inizi degli anni 80, quando i fratelli Pristerà, Franco e Rino, hanno creato una solida realtà aziendale con diversi punti di vendita di tipo tradizionale. Agli inizi degli anni ’90 la svolta con l’acquisizione del Master Franchising Pam e una politica commerciale di sviluppo che ha portato l’insegna ad eccellere in tutta la regione.
Ritornando ai giorni nostri, dopo l’estremo tentativo di superare la crisi cedendo alcuni punti vendita – i superstore di Catanzaro e Trebisacce (CS) all’insegna Crai e l’ipermercato di Crotone all’insegna Carrefour – suo malgrado, l’Amministratore Unico della società, Francesco Pristerà, nel tentativo di trovare un accordo con i creditori per evitare il fallimento della società, ha presentato al Tribunale di Crotone una richiesta di Procedura Concorsuale.
I più si sono chiesti come sia stato possibile acquisire quattro punti vendita nella città di Catanzaro sottoponendoli anche ad una radicale ristrutturazione e, dopo soli due anni, avere problemi finanziari al punto di chiedere un Concordato Preventivo. Colpa dell’articolo 31? Delle banche che non supportano le imprese meritevoli nel momento del bisogno? Dell’insolvenze di alcuni franchise?
La cosa certa è, che in Italia, la congiuntura sfavorevole ha decretato la chiusura di più di 400 supermercati, e fatto si che il 40% dell’area di vendita abbia cambiato proprietà o insegna (per lo più in Calabria).
Si è giunti alla conclusione che gli italiani, per fronteggiare la crisi, fanno la spesa sotto casa, preferendo all’iper e ai supermercati la macelleria,la panetteria e il fruttivendolo.
Per meglio comprendere quanto sta accadendo nel nostro Paese, è stata costituita Osserva Italia (www.osservaitalia.it), una iniziativa multimediale di Affari & Finanza in collaborazione con Nielsen che si propone di decifrare i trend e gli stili di consumo del Paese.
Anche Conad - azienda di punta della GDO italiana che sta traendo un grosso vantaggio dalla manifesta precarietà e inadeguatezza della Distribuzione Organizzata calabrese - ha deciso di partecipare all’iniziativa, come per l’occasione ha spiegato il Direttore Generale, Francesco Pugliese,  «è arrivato il momento di pensare a 360 gradi, e di capire, al di là delle chiacchiere, cosa sta effettivamente accadendo in questo Paese». Il dottor Pugliese, è ovvio, si riferiva al paese Italia e non alla regione Calabria!