Secondo l'ultimo numero dell'Osservatorio sulla demografia delle imprese realizzato dall'Ufficio Studi Confcommercio, sono sempre più numerose le imprese del terziario di mercato che cessano l'attività rispetto alle nuove iscrizioni. Cresce solo il commercio ambulante Nei primi dieci mesi del 2014, infatti, il saldo tra aperture e chiusure è negativo di quasi 78mila unità e in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (-76.489); saldi negativi e in peggioramento si rilevano anche nei singoli comparti - commercio al dettaglio alimentare e non alimentare (-25.600), alloggio e ristorazione (-13.759), altre attività di servizi (-26.272) – con l'unica eccezione del commercio ambulante che rispetto al 2013 registra una crescita del numero di imprese presentando un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni pari ad oltre 1.600 unità. Nel Mezzogiorno la riduzione più consistente Alla base di queste dinamiche negative, il protrarsi della recessione e la crisi dei consumi delle famiglie i cui effetti si sono esplicati indistintamente sull'intero territorio nazionale con saldi negativi in tutte le regioni e una riduzione particolarmente consistente al Sud.