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Federdistribuzione: Dati Istat sul commercio al dettaglio

I dati pubblicati oggi dall’Istat relativi al mese di dicembre 2014 mostrano una leggerissima ripresa rispetto allo stesso mese dell’anno precedente: il totale delle vendite al dettaglio indica un +0,1%, con l’alimentare a +0,8% e il non alimentare a -0,3%. Negativi invece i dati complessivi dell’anno: il 2014 rispetto al 2013 mostra una flessione del -1,2%, con l’alimentare a -1,1% e il non alimentare a -1,2%. Questi dati peraltro non tengono conto delle vendite realizzate dal settore degli ambulanti, che negli anni ha fatto registrare la più elevata crescita numerica di operatori.
“Anche il 2014 chiude con un segno negativo – dichiara Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – Dal 2007, anno precedente la crisi, le vendite al dettaglio hanno visto una perdita cumulata del -7,4% a valore”.
“In questo quadro negativo cominciano tuttavia a comparire timidi segnali incoraggianti, a partire dal +0,1% delle vendite di dicembre, che si inseriscono in un contesto internazionale favorevole per il nuovo tasso di cambio euro/dollaro, il basso prezzo del petrolio e la decisione della BCE sul quantitative easing e in un panorama nazionale nel quale si attendono gli effetti positivi delle riforme varate dal Governo, come il Jobs Act: nel mese di gennaio 2015 le vendite della GDO hanno registrato +2% (fonte IRI) e l’Istat ha diffuso oggi i dati sulla fiducia di consumatori e imprese, arrivata a livelli record da molti anni a questa parte, segnale di apprezzamento per l’operato del Governo.
“A questo punto occorre fare tutto il possibile affinché non vi siano interventi che possano compromettere il generale quadro di miglioramento. Bisogna evitare, ad esempio, l’applicazione della clausola di salvaguardia inserita nella Legge di Stabilità che prevede l’innalzamento delle aliquote Iva a partire dal 2016. Ciò avrebbe un forte impatto sui prezzi e di conseguenza sui consumi, frenando in questo modo significativamente la domanda interna e la ripresa economica del Paese” conclude il Presidente di Federdistribuzione.
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di cinque associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione nel 2014 hanno realizzato, in base ai dati 2013, un giro d’affari di 60,6 miliardi di euro (di cui 8,6 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 47,9% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 14.600 punti vendita (di cui 7.800 in franchising) e danno occupazione a 213.000 addetti. Rappresentano, infine, il 28,3% del valore dei consumi commercializzabili.