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Federdistribuzione: dinamica delle vendite ancora insoddisfacente.

I dati Istat sul commercio al dettaglio relativi al mese di aprile registrano un calo del -0,5% rispetto ad aprile 2015 nelle vendite a valore, con l’alimentare a -1,6% e il non alimentare a +0,1%. Dall’inizio dell’anno le vendite complessivamente segnano un +0,8% a valore nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.
Come già era successo con il mese di marzo, anche in aprile il risultato delle vendite è influenzato dalla calendarizzazione della Pasqua, anticipata in marzo quest’anno rispetto all’aprile nel 2015. La pesante riduzione dell’alimentare (-1,6%) risente dunque di questo effetto.
“Il dato delle vendite al dettaglio nei primi 4 mesi dell’anno rimane debole e altalenante – commenta Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – Una crescita del +0,8% a valore e del +0,4% a volume non può essere considerata soddisfacente e adeguata a compensare i cali registrati fino al 2014. Siamo di fronte a una sorta di “area di parcheggio” dalla quale facciamo fatica a uscire: i consumi non calano più ma non riescono a riprendersi in misura significativa”.
“Siamo inoltre preoccupati per i prossimi mesi estivi: nel 2015 si sono registrate crescite importanti, soprattutto nei prodotti alimentari, per fattori metereologici e per il contributo di Expo 2015. Il rischio, praticamente una certezza, è che nel 2016 per lo stesso periodo estivo si producano al contrario variazioni negative per le vendite al dettaglio, tali da azzerare la pur flebile dinamica positiva registrata finora”.
“Tutto ciò senza voler prendere in considerazione eventuali effetti negativi sui comportamenti d’acquisto delle famiglie e dunque sui consumi che la inevitabile situazione di incertezza e volatilità dei mercati potrà generare a causa della Brexit” conclude il Presidente di Federdistribuzione.