Nel mese di ottobre 2014, secondo le stime preliminari dell'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di ottobre 2013 (il tasso tendenziale era -0,2% a settembre).
La ripresa dell'inflazione è dovuta principalmente al ridimensionamento delle flessioni tendenziali dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-2,6%, da -6,6% di settembre) ‒ sospinti dal Gas naturale (-5,9%, da -11,1% del mese precedente) ‒ e dei Servizi relativi alle comunicazioni (-1,0%, da -5,6% di settembre).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" sale a +0,5% (da +0,4% del mese precedente); al netto dei soli beni energetici, sale a +0,4% (era +0,3% di settembre).
Il rialzo mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente agli aumenti dei prezzi del Gas naturale (+4,7%) e dell'Energia elettrica (+1,6%); a contenere questo rialzo sono i cali congiunturali dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-0,9%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-0,7%), questi ultimi condizionati, in parte, da fattori stagionali.
L'inflazione acquisita per il 2014 sale allo 0,3% dallo 0,2% di settembre.
Rispetto a ottobre 2013, i prezzi dei beni mostrano una flessione meno ampia (che passa da -0,6% di settembre a -0,3%) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale allo 0,7% (da +0,6% del mese precedente). Pertanto, rispetto a settembre 2014, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di due decimi di punto percentuale.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona non variano in termini congiunturali e crescono dello 0,1% in termini tendenziali (il tasso annuo era nullo a settembre).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto ‒ stabili il mese precedente ‒ diminuiscono dello 0,1% su base mensile e crescono dello 0,1% su base annua.
Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,3% su base mensile e dello 0,2% su base annua (il tasso tendenziale era -0,1% a settembre). (fonte: Istat)