Expo 2015 con la sua tematica “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” ha portato alla ribalta il problema degli sprechi alimentari che ad oggi sta dominando il dibattito nella GDO. In Italia, gli sprechi alimentari pro-capite sono stimati in 149 kg annui; nelle attività di trasformazione e distribuzione, la quantità di eccedenza alimentare rappresenta circa 1 milione di tonnellate annue*. (*Fonte: "Dar da mangiare agli affamati"; P. Garrone, M.Melacini, A.Perego; Politecnico di Milano, 2012).
La sensibilità del consumatore e delle istituzioni rispetto al fenomeno sta cambiando, così come quella dei Retailer, che date le continue pressioni sui margini e le vendite, non possono permettersi ulteriori perdite economiche. In particolar modo nel fenomeno della gestione degli sprechi alimentari dovute alla scadenza dei prodotti, in cui il Retailer investe molte risorse nelle procedure di controllo sul punto vendita.
Sebbene diverse catene Retail collaborino ormai da anni con associazioni no profit (Last Minute Market, Caritas, Banco Alimentare..), questo non basta per arginare il problema. Infatti, solo 60 mila tonnellate annue delle eccedenze alimentari (pari al 5% del totale), sono ridistribuite ad enti caritativi, mentre il restante 95% delle eccedenze presso i punti vendita è destinata allo smaltimento. (Fonte: "Dar da mangiare agli affamati"; P.Garrone, M.Melacini, A.Perego; Politecnico di Milano, 2012) La ridistribuzione delle eccedenze alimentari, oltre a presentare complessità dal punto di vista logistico, in quanto sono necessari macchinari specifici per la conservazione di alcuni prodotti alimentari quali i freschi e i surgelati, non permette alcun ritorno economico al Retailer in termini di vendite, ma rappresenta un ulteriore costo.
Secondo il rapporto per la “Prevenzione e trattamento delle eccedenze alimentari” condotto da GS1 Italy | Indicod-Ecr, ridurre lo spreco significa lavorare in un’ottica collaborativa in azienda lungo tutta la filiera, dal magazzino allo scaffale del punto vendita. Diventa fondamentale prevenire le eccedenze alimentari sul punto vendita, senza dover arrivare a ridistribuirle. Infatti, una delle cause dello spreco è l’inefficienza nella gestione dei processi tra cui la gestione dei prodotti in scadenza E’ fondamentale ripartire dalla propria Supply Chain e ripianificarla, ponendo come priorità la prevenzione delle eccedenze alimentari. Per una gestione efficiente della Articolo di opinione Supply Chain è necessario aver a disposizione dati accurati in tempo reale che permettano una migliore gestione dell’inventario e quindi degli sprechi.
La lotta contro lo spreco alimentare: la soluzione è nell’RFID Negli ultimi anni, un numero crescente di Retailer e brand di differenti settori, tra cui il Food, ha deciso di affidarsi alla tecnologia RFID per migliorare la visibilità del prodotto. La tecnologia RFID fornisce una visione precisa ed in tempo reale dell’inventario nel punto vendita, delle tempistiche di arrivo dei nuovi prodotti, di quando saranno a scaffale e della gestione dell’intero ciclo di vita del prodotto, sino alla scadenza.
L’RFID può rappresentare per i Retailer che trattano referenze alimentari, una soluzione efficace per la gestione dei prodotti sul punto vendita, prevenendo le eccedenze alimentari, garantendo una maggiore disponibilità dei prodotti a scaffale, influenzando positivamente l’esperienza d’acquisto e le vendite, avendo il prodotto giusto, al momento giusto, nel posto giusto.
Infine, l’RFID può supportare i Retailer nella complessa gestione del ciclo di vita dei prodotti alimentari freschi, fornendo ed elaborando in tempo reale informazioni relative alla data di scadenza, abbattendo lo spreco, sia in termini di prodotto deperito, ma anche in termini di mancate vendite.
Checkpoint Systems è leader mondiale per le soluzioni di disponibilità della merce nel settore retail, che comprendono la prevenzione delle perdite e la visibilità della merce. Checkpoint fornisce soluzioni end-to-end che permettono ai retailer di ottenere una migliore accuratezza dell'inventario, in tempo reale, velocizzare il ciclo di rifornimento delle scorte, prevenire i casi di disassortimento e ridurre i furti, migliorando, quindi, la disponibilità della merce sugli scaffali e l'esperienza del cliente. Le soluzioni Checkpoint si basano su 45 anni di esperienza nel settore della tecnologia a radio frequenza, su soluzioni antifurto innovative e di prevenzione delle perdite, su hardware e software RFId leader di mercato e su funzionalità di etichettatura complete, per etichettare, proteggere e tracciare la merce dalla fonte allo scaffale. I clienti Checkpoint beneficiano dell'aumento delle vendite e dei profitti grazie all'implementazione delle soluzioni di disponibilità della merce, che permettono al prodotto giusto, di trovarsi al posto giusto, quando i clienti sono pronti ad effettuare l'acquisto. Quotata alla borsa di New York (NYSE: CKP), Checkpoint opera nei maggiori mercati globali e impiega 4.700 persone in tutto il mondo.