Il gruppo Mercadona - una specie di Esselunga alla spagnola - ha chiuso il 2012 con il fatturato in crescita del 7% e 4mila nuove assunzioni. Un miracolo in un Paese in profonda recessione con 6,2 milioni di disoccupati. Ancora più incredibile in un settore quello della grande distribuzione legato mani e piedi alla domanda interna.
Nel 2012 i consumi delle famiglie spagnole sono diminuiti del 2,1% e quest'anno - per ammissione dello stesso governo di Madrid - caleranno ancora del 2,5% contribuendo in modo pesante alla contrazione del Prodotto interno lordo che nel 2013 scenderà ancora, almeno dell'1,5 per cento. Nel primo trimestre il tasso di disoccupazione spagnolo ha raggiunto un nuovo massimo storico al 27,16%, ormai vicinissimo ai dati ufficiali della Grecia. E la situazione è anche più drammatica nel Sud del Paese, in regioni come l'Andalusia, dove il tasso di disoccupazione sfiora il 37% della popolazione attiva. Mentre sono quasi due milioni in Spagna le famiglie rimaste senza alcun reddito da lavoro.
Eppure Juan Roig e la moglie Hortensia Herrero che controllano la società e gestiscono direttamente l'azienda, ce l'hanno fatta. In controtendenza rispetto a tutti gli indicatori macroeconomici, ribaltando la crisi economica e sociale spagnola. Da quando nel 1991 ha conquistato la maggioranza del gruppo la coppia Roig e Herrero - quattro figlie, assieme fin dai tempi dell'università - ha fatto crescere Mercadona con successive acquisizioni, facendola diventare la prima catena della grande distribuzione del Paese. E negli ultimi tre anni con l'aggravarsi delle difficoltà delle famiglie spagnole ha puntato sui prodotti a basso prezzo e sulle private label: nell'alimentare con marche come Hacendado, e nel non food con etichette come Deliplus, Bosque Verde e Dermik. Sempre insistendo nel retail di prossimità, soprattutto nelle grandi città.
I risultati danno ragione alla gestione strettamente familiare del gruppo di Valencia. Il 2012 per Mercadona si è chiuso con un fatturato di 19,1 miliardi di euro, in crescita del 7% rispetto all'anno precedente. E anche l'utile netto è salito in parallelo fino a 508 milioni di euro: un risultato che ha del miracoloso e che ha permesso alla società di assumere altri 4mila dipendenti.
Mercadona secondo Bloomberg vale oggi 6,7 miliardi di euro. La sua rete comprende 1.356 supermercati, otto centri logistici e altri due blocchi in fase di costruzione. In tutto dà lavoro a più di 70mila spagnoli. E non si ferma di fronte alla crisi economica coprendo ormai più del 14% delle vendite alimentari nel Paese. «Mercadona, sotto la guida di Roig, ha ottenuto una crescita straordinaria negli ultimi dieci anni», spiega David Bain, capo ricercatore alla Campden Wealth di Londra, un network che mette assieme i maggiori business familiari del mondo. «Roig crede molto nel modello familiare di gestione del gruppo, e crede molto nel contributo che i membri della famiglia devono dare all'attività economica, lavorando e non certo vivendo di rendita».
Personaggio molto noto per i suoi giudizi sulla politica e l'economia nazionali, Roig controlla il 51% della società ed è il quarto uomo più ricco di Spagna con un capitale personale stimato da Bloomberg in oltre 3,5 miliardi di euro. La moglie controlla invece il 28% del capitale della società e ha un patrimonio individuale stimato in poco più di due miliardi di euro. Dal 2006 hanno incassato circa 310 milioni di euro di dividendi: il 10% dell'utile prima delle imposte, anche nel 2012.