Il Gruppo PAC 2000A Conad chiude il bilancio 2013 con un fatturato di 2.497 milioni di euro e un incremento del 3 per cento rispetto all’anno precedente, nonostante quello che è il leit motiv di questi anni: la crisi. L’utile netto di 63 milioni di euro e il patrimonio di 469 milioni di euro completano il quadro di un anno positivo, riconducibile alla capacità di reagire del gruppo distributivo di Ponte Felcino (Perugia) e ad investire anche in condizioni di mercato difficili. PAC 2000A Conad rafforza la posizione di leader di mercato in tutte le regioni in cui opera, Umbria, Lazio, Campania e Calabria, confermandosi tra le primissime dell’intero Centro-Sud Italia.
“Risultati positivi – annota il direttore generale di PAC 2000A Conad Danilo Toppetti – anche se non possiamo dire di avere la crisi alle spalle; tutt’al più si può affermare che il trend negativo incomincia ad affievolirsi. Ci misuriamo con una crisi che è strutturale e con una domanda interna che scivola ancora più in basso. Spetta alle imprese mettere in campo nuove capacità imprenditoriali, promuovere innovazione, essere dinamiche. Al governo centrale chiediamo di eliminare i tanti vincoli che si frappongono e limitano la crescita, rilanciare gli investimenti produttivi e ridare fiato agli enti locali”.
“Guardiamo al futuro con una certa dose di ottimismo per dare sostegno ai nostri 957 soci imprenditori perché continuino a crescere diventando sempre più un punto di riferimento per i clienti e le loro comunità”, fa notare il presidente di PAC 2000A Claudio Alibrandi. “La crisi è un’invitata sempre presente alla tavola degli italiani: per questo andiamo incontro alle esigenze di un numero crescente di persone e aumentiamo le offerte dei prodotti di più largo consumo in modo che non rinuncino alla qualità. Non basta, però; ne siamo certi. Occorre creare le giuste condizioni per la ripresa dei consumi, così come occorre che mettiamo i nostri soci in condizione di fare sviluppo e produrre ricadute economiche positive sulle economie locali”.
Il Gruppo conta su 1.122 punti di vendita per una superficie complessiva di 612.478 mq: 5 ipermercati, 57 Conad Superstore, 361 Conad, 222 Conad City, 297 Margherita Conad e 180 Todis. Nelle attività del Gruppo sono occupate 13.608 persone, lo 0,9 per cento in più rispetto al 2012.
La quota di mercato complessiva è salita al 20,6 per cento, 0,6 punti percentuali in più rispetto al 2012 (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo, II semestre 2013). Un dato che dimostra quanto la cooperativa riscuota la fiducia dei clienti nella difficile battaglia della qualità e della convenienza quotidiana.
Buoni i risultati ottenuti dalla marca Conad, le cui vendite sono cresciute del 17 per cento portando il fatturato a 284,6 milioni di euro (+11,1 per cento rispetto al 2012) con 2.858 prodotti che sono leader di mercato nel 43 per cento delle categorie in cui competono.
Risultati eccellenti che assumono ancor più valore perché ottenuti in un contesto che, come si diceva in precedenza, continua ad essere davvero preoccupante. Il 2013 è stato l’anno peggiore del dopoguerra, se si eccettua il 2012. Le famiglie hanno visto il reddito eroso dalle tasse e le vendite nella grande distribuzione (ipermercati, supermercati e libero servizio) hanno conosciuto una pesante contrazione: -2,1 per cento; e al Sud è andata ancora peggio, -5 per cento (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo, dicembre 2013). La dinamica dei consumi delle famiglie è rimasta molto debole. Così come peggiora la percezione che i consumatori hanno della propria capacità di spesa, a causa della disoccupazione e dell’impatto dei prezzi dei beni che acquistano più di frequente. Segno che la spending review le famiglie hanno incominciato a farla direttamente sulla propria pelle – da tempo ormai – portando in tavola solo lo stretto indispensabile e rinunciando talora anche alla qualità e alla tradizione.
In tale scenario, PAC 2000A Conad si è impegnata per la salvaguardia del potere d’acquisto con una serie di iniziative di convenienza che hanno dato risposta ai nuovi modelli di consumo e alle esigenze di una clientela che ha come obiettivo primario di risparmiare anche sulla spesa quotidiana.
Un terzo circa del fatturato – 31,6 per cento – è riconducibile a promozioni, con punte più alte al Sud, in Campania (35,1 per cento) e Calabria (34,1 per cento). Le iniziative locali sono state integrate da quelle nazionali, che hanno generato oltre 600 milioni di risparmio per i clienti. In modo particolare Bassi&Fissi, nella quale Conad ha investito 250 milioni di euro, dando risposta a necessità emergenti e accrescendo al contempo la fedeltà alla propria marca (+2,2 per cento).
PAC 2000A Conad è un Gruppo radicato in tanti territori diversi tra loro – per culture, geografia e abitudini alimentari. Questa relazione continua a produrre ricadute positive per le economie locali e l’indotto, garantendo a tanti piccoli e medi fornitori di prodotti di qualità un accesso al mercato della grande distribuzione altrimenti impossibile. Tanto che lo scorso anno il Gruppo ha sviluppato complessivamente un fatturato di 763,6 milioni di euro con 1.968 fornitori locali.
Anche sul fronte dei nuovi servizi non sono mancati i buoni risultati. I cinque distributori di carburanti Conad in attività hanno consentito agli automobilisti di risparmiare oltre 6 milioni di euro (Fonte: Nomisma Energia - Il Sole 24 Ore) con uno sconto di oltre 9 centesimi di euro al litro nonostante l’aumento delle accise e il passaggio dell’Iva al 22 per cento.
Anche dalle 10 parafarmacie è venuta una convenienza che si aggira tra il 20 e il 30 per cento sui farmaci da banco rispetto al canale tradizionale.
Chiuso il 2013 con 10.110 mq di ristrutturazioni e 43.043 mq tra nuove realizzazioni e acquisizioni – per un totale di 44 aperture – il piano finanziario di sviluppo triennale prevede investimenti che porteranno il gruppo distributivo a superare i 3 miliardi di euro di fatturato, ad elaborare una nuova strategia di posizionamento per l’insegna Todis e all’apertura, entro fine anno, del nuovo iper di Perugia-Corciano (5 mila mq di superficie e 200 nuovi posti di lavoro, oltre i 300 dell’indotto).
Anche nel 2013 PAC 2000A non ha fatto mancare attenzioni e sostegno alle comunità in seno alle quali opera con i propri soci: l’investimento in attività sociali, sportive e culturali ammonta a 1,5 milioni di euro, 230 mila euro, invece, il controvalore che la cooperativa ha riservato alla redistribuzione di eccedenze alimentari nel corso dell’anno.