“Non ci stiamo a unirci ai lamenti di un settore – quello dei prodotti a marchio - che continua a essere un presidio di convenienza e qualità e per quanto ci riguarda è cresciuto nel 2014 di un 3%”. E’ quanto risponde Domenico Brisigotti, direttore prodotto a marchio Coop, in merito al dibattito in corso alla fiera bolognese Marca che individua nel 2014 se non una battuta d’arresto comunque un momento di stabilizzazione in una crescita fino ad oggi continua. “Generalizzare è sempre approssimare –continua Brisigotti- i nostri dati continuano a essere positivi e complessivamente la quota del nostro prodotto sul totale del fatturato supera il 27% e raggiunge un fatturato di circa 3 miliardi di euro. Come per altri nostri competitor le linee biologiche e Premium la fanno da padrone (Vivi Verde, la linea bio di Coop, è cresciuta del 16% e Fior Fiore, la linea che raccoglie l’eccellenza gastronomica, di un + 14%) , ma c’è un altro elemento di riflessione importante, ovvero il prodotto a marchio avendo raggiunto un buon livello di maturità occupa anche mercati che fino ad ora sono rimasti lontani, ma che sempre più fanno parte dei consumi quotidiani. Penso ad esempio all’area benessere (i prodotti della linea Bene.sì ovvero i salutistici hanno realizzato un +18%) e al lancio nello scorso novembre del profilattico a marchio Coop: una prima assoluta in Italia che ha già dato incredibili risultati di vendita. 10.000 confezioni vendute in un mese (100.000 profilattici), numeri allineati a uno dei più importanti brand leader di mercato. Con questo ritmo di vendite, stimiamo di raggiungere 1 milione di profilattici a marchio Coop distribuiti in un anno”E nel 2015 Coop ha annunciato il varo di nuovi farmaci (attualmente sono 5 i farmaci distribuiti negli oltre 100 Coop Salute e se ne aggiungeranno altri 2) e integratori a marchio (oggi ne sono disponibili 3 tipi, ma si sta già implementando la gamma con altri 12 integratori), con l’obiettivo di offrire prodotti sicuri, di alta qualità a prezzi decisamente inferiori rispetto al mercato: mediamente il livello di convenienza è pari a un -30% rispetto alle corrispondenti marche di riferimento vendute nel circuito delle farmacie. “Solo chi può contare come Coop su una fiducia che i soci e consumatori mostrano nei confronti dei prodotti con il nostro marchio può avventurarsi in mercati altamente competitivi. –sottolinea Brisigotti- Sui farmaci, su cui rilanceremo nel 2015 con un’importante campagna a favore di una maggiore liberalizzazione rispetto all’attuale, le vendite a quantità ci danno ragione e in rete Coop l’acido acetilsalicilico/acido ascorbico (ovvero il farmaco più diffuso per il trattamento degli stati febbrili e delle sindrome influenzali) raggiunge nelle vendite un +50% rispetto al corrispettivo di marca e il paracetamolo Coop un quasi + 8% rispetto al farmaco similare di marca”.
Domenico Brisigotti è intervenuto anche sul dibattito in corso in merito alla nuova Direttiva Ue sull’etichettatura dei prodotti indicando il nome del produttore. “Tutto ciò che va in direzione di una maggiore trasparenza per il consumatore è buona cosa, ma per noi di Coop non è una novità. Il nome del produttore era anche sul primo prodotto a marchio, un panettone realizzato a Milano nel 1892. E comunque continuiamo a pensare che bisogna andare oltre all’indicazione del produttore e indicare la provenienza delle materie prime che compongono quel prodotto. E’ quanto abbiamo cercato di fare e continuiamo a fare con la campagna “Origini Trasparenti” sui ns prodotti a marchio
E accanto “al dove si produce”, bisogna sempre indicare anche “il come”: l’origine è un’informazione utile, ma altrettanto importanti sono le garanzie sulle modalità produttive, sui controlli, sulle caratteristiche di sicurezza e qualità dei prodotti”.