Milano, 26 settembre 2013 – I dati sul commercio al dettaglio pubblicati oggi dall’Istat mostrano un calo nel mese di luglio 2013 del -0,9% rispetto a luglio 2012. La riduzione è imputabile principalmente ai prodotti non alimentari, che segnano un decremento dell’ 1,6%. Per i prodotti alimentari si registra invece una lieve crescita: +0,2%.
Dall’inizio dell’anno la diminuzione si attesta al –2,6%, con l’alimentare a –1,6% e il non alimentare a –3,3%. “L’Istat registra ancora un calo delle vendite nel mese di luglio – ha commentato Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – certificando un clima di sofferenza per il commercio al dettaglio, in particolare per quanto riguarda il settore non alimentare che versa in una condizione di forte crisi”.
“Dobbiamo constatare che i primi segnali positivi, come la crescita del clima di fiducia dei consumatori (a settembre per il quarto mese consecutivo in risalita dai minimi dell’inizio 2013) ancora non riescono a tradursi in una concreta ripresa della domanda interna – prosegue Cobolli Gigli.
“Pesa l’incertezza sulle misure di politica fiscale (IVA e IMU) che non permette alle famiglie di programmare in modo adeguato le proprie spese, portandole a frenare o ritardare gli acquisti. Incide inoltre sullo scenario politico, facendo supporre compromessa la tanto invocata stabilità.
Per rilanciare i consumi è quindi fondamentale fare chiarezza e prendere decisioni definitive, che ci auguriamo possano essere già contenute nella prossima legge di stabilità” ha concluso il presidente di Federdistribuzione.
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie la maggioranza delle imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di quattro associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione hanno realizzato nel 2012 un giro d'affari di 63,5 miliardi di euro (comprensivo degli affiliati), con una quota pari al 49,6% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 16.650 punti vendita (diretti e in franchising) e danno occupazione a 229.000 addetti. Rappresentano, infine, il 29,1% del valore dei consumi commercializzabili.