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Slow Food e Conapi Insieme per “Mieli d'Etiopia”: una mostra fotografica narra il progetto.

etiopiaDurante i cinque giorni della kermesse, la carrellata di immagini propone un viaggio alla scoperta del progetto avviato nel 2009 in Etiopia da Slow Food e Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori. La mostra illustra le principali fasi della creazione di due presìdi Slow Food e la costituzione della prima rete di apicoltori di qualità del Paese. L’inaugurazione venerdì 24 ottobre alle ore 16 presso l’Honey Bar dell’Oval, in occasione della proiezione in anteprima assoluta dell'omonimo documentario ispirato al progetto.
Torino, Salone del Gusto, 23 ottobre 2014 – Un inedito e coinvolgente racconto per immagini di Mieli d’Etiopia, l'importante progetto no profit di carattere socio-economico promosso, a partire dal 2009, da Slow Food e Conapi in collaborazione con le associazioni Modena per gli Altri e Terra del Terzo Mondo, con la mission di trasmettere alle comunità locali il patrimonio di conoscenze e di buone pratiche – il sapere e il saper fare - necessarie a promuovere un’apicoltura di qualità nel paese africano. Questo il concept della mostra permanente, esposta per la prima volta nell'ambito di una vetrina internazionale come Salone del Gusto ,  allestita presso l’Honey Bar dell’Oval.
Gli scatti del fotografo Paolo Panzera compongono un intenso percorso fotografico che restituisce l’impegno degli apicoltori italiani ed etiopi attraverso il racconto delle principali fasi della creazione dei due presìdi Slow Food in Etiopia - quello del "miele del Vulcano Wenchi", nel cuore della regione meridionale dell’Oromia e quello del "miele bianco del Tigray", frutto dell’omonima aspra regione settentrionale - e la costituzione della prima rete di apicoltori di qualità nel Paese, principale produttore africano di miele e decimo al mondo.
Slow Food e Conapi firmano così una suggestiva narrazione, costruita sulla grande carica emozionale delle immagini, in grado di dare voce alle oltre 500 persone coinvolte attivamente nel progetto e alle 25mila che ne hanno beneficiato indirettamente. Infatti, non si è trattato soltanto di salvaguardare il settore che più di ogni altro rappresenta la biodiversità e la ricchezza del territorio etiopico, ma di aiutare con un progetto concreto la comunità a diversificare le proprie fonti di reddito e a rafforzareil legame tra l’apicoltura e altre attività, in particolare agricole e turistiche.
“In questi anni abbiamo promosso numerose iniziative– afferma Diego Pagani, presidente Conapi – finalizzate a raggiungere importanti obiettivi: dall'acquisto di attrezzatura per l'allevamento delle api e la raccolta e trasformazione del miele e derivati dell'apicoltura, alla formazione degli apicoltori sulle tecniche e sulla lavorazione del miele e degli altri prodotti dell'alveare; dalla promozione della commercializzazione dei mieli a livello locale e internazionale, fino alla realizzazione di una mappatura dei diversi mieli ed essenze floreali, fino alla realizzazione di materiale per il confezionamento e la promozione dei prodotti”. Rientra proprio in queste attività divulgative, tra l'altro, il documentario sulle comunità coinvolte, che verrà proiettato venerdì 24 ottobre, alle ore 16.00, nella saletta attigua all’Honey Bar dell’Oval.