Più di 5.000 partner si sono radunati a San Francisco, in occasione dell’Oracle Openworld 2013, per ascoltare le strategie che riguardano il modo di fare business con i prodotti Oracle. Ed è sul cloud, tema portante di questo evento, che a loro viene richiesta competenza e un primo bilancio a un anno dal lancio del programma.
Joel Borellis, Group Vice President, Partner Enablement di Oracle, snocciola i numeri del canale Oracle negli ultimi dodici mesi: 25.000 partner a livello mondiale, in crescita del 27% rispetto all’anno precedente, con 6.000 nuovi partner che hanno incrementato il loro livello di specializzazione tra cui 200 partner specializzati in application. “Continueremo a incrementare il coinvolgimento dei partner e con i partner per vendere i prodotti Oracle, il che richiede anche un impegno sulle specializzazioni previste dal programma OPN”
Il 2012 ha visto Oracle impegnata su quattro fronti proprio per invogliare i partner a mettersi in gioco: la riorganizzazione della forza vendita in modo che ogni partner venga seguito in modo esclusivo da una persona Oracle e che possa essere in grado di costruire una combinazione di prodotti prendendo in considerazione l’intero portafoglio di prodotti Oracle. “In questo modo si abilita i partner a spaziare tra le nostre soluzioni, cross portfolio, avendo un unico interlocutore per qualsiasi richiesta” precisa David Callighan, senior vice presidente Alliance & Channel di Oracle Emea. Questo permette anche di creare la miglior combinazione di offerta per i clienti.
Il secondo fronte è stato il forte impegno in ambito specializzazioni per abilitare i partner a creare nuovi business, anche condividendo le proprie expertise con altri partner, creando network di competenze.
Il terzo fronte riguarda la spinta sulla demand generation sulle soluzioni Oracle on Oracle e, infine, il riconoscimento di maggiori rebate per incoraggiare i partner a proporre le soluzioni. “Questi quattro cambiamenti nel modo in cui Oracle ha deciso di approcciare il canale – precisa Callighan - danno ai partner la possibilità di crescere, di proporre soluzioni complete oer consolidare il datacenter dei clienti e, a fronte delle loro capacità di creare business addizionale, di ricevere rebate aggiuntivi”.
A livello Emea Loïc le Guisquet, Executive Vice President di Oracle Europe, Middle East and Africa (conferma quanto la regione Emea nell’ultimo anno abbia dimostrato interesse verso il cloud, anche se molte aziende in Europa rimangono ancora ancorate ai sistemi legacy mentre la progettualità “recente” delle aziende in Africa le spinge ad adottare soluzioni cloud sin da subito, per tenere sotto conrollo costi e spingere l’innovazione. (fonte:channelbitz.it)