Napoli, quartiere Scampia: l’Istituto tecnico industriale G. Ferraris tiene oggi a battesimo l’apertura del secondo anno di Resto al Sud Academy, la scuola online rivolta a giovani talenti digitali nata con il contributo di Conad, della scuola di formazione di Ninja Marketing e di Tiscali per porre un argine all’impoverimento economico e sociale del Mezzogiorno, una terra strategica per lo sviluppo complessivo del Paese.
Il ministro della Giustizia Andrea Orlando e l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese consegnano l’attestato di frequenza in Innovazione e social media ai sei studenti che si sono diplomati nella prima edizione del progetto Resto al Sud: Marina Finaldi (Napoli, Scampia), Andrea Saluti (Palermo, Zen), Maria Alagni (Taranto, Tamburi), Irene Sapienza (Catania, Librino), Alice Strano (Cagliari, Sulcis) e Daniele D’Innocenzo (L’Aquila, progetto case post terremoto).
Nell’occasione sono presentati anche i partecipanti selezionati per la seconda edizione: Orazio Giammona di Lampedusa, Eliana Riva di Caserta, Lia Giannini di Cosenza, Antonella Guerriero di Potenza e Ilario Falcone di Foggia.
«Per sconfiggere il rischio dell’isolamento, del degrado sociale e culturale ritengo sia molto importante coniugare i talenti, le nuove tecnologie e le periferie delle città», afferma il ministro della Giustizia Andrea Orlando.
«Siamo lieti di questo evento – commenta il dirigente scolastico dell’Iti G. Ferraris Alfredo Fiore – con cui diamo voce ai tanti giovani che si sono formati in questa scuola e che oggi hanno raggiunto risultati importanti. Perché nelle periferie non c’è solo degrado, ma la nostra scuola rappresenta un luogo di riscatto e di futuro migliore».
«Lo studio e l’impegno di tanti giovani sono i pilastri di una società basata sulla cultura della legalità e sul lavoro», sottolinea l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. «L’Italia non può reggere lo sviluppo senza un contemporaneo reale sviluppo del Mezzogiorno. Occorre però una seria politica degli investimenti pubblici e privati che superi la logica dell’assistenzialismo e spenda i fondi che la Comunità Europea mette a disposizione. Il Paese ha bisogno di un radicale cambiamento: la risposta non può che venire da governo e Regioni. Guardando alle forze sane del Paese, il progetto di Resto al Sud Academy indica una direzione da seguire e far crescere».
Durante il primo anno i ragazzi hanno frequentato i master online in Digital marketing (100 ore formative) e Social media marketing (80 ore) e seguito i corsi Seo & Sem strategy (90 ore), Facebook marketing (50 ore), Diventare freelance (80 ore), Marketing low cost (90 ore) e E-mail marketing (50 ore). La frequentazione è stata integrata con eventi organizzati a Catania, Taranto (due volte) e L’Aquila.
Le selezioni per la seconda edizione di Resto al Sud hanno preso avvio la scorsa estate. Sono state presentate oltre 200 domande di partecipazione, vagliate da una commissione interna di Resto al Sud Academy, e organizzati tre eventi – a Cosenza, Lampedusa, Foggia e Caserta – per la ricerca di giovani talenti.
Resto al Sud Academy nasce come un’accademia del web, con un percorso di formazione di giovani che risiedono in quartieri disagiati e hanno un’inclinazione per il mondo digitale, per l’innovazione e i social media. La scuola li sostiene garantendo l’accesso gratuito ai corsi di studio e li indirizza alle nuove professioni proponendo un modello di sviluppo diverso per le zone del Mezzogiorno che versano in condizioni di maggiore criticità e precarietà, con l’obiettivo di evitarne lo spopolamento e combattere il degrado e le mafie.
L’Academy assegna borse di studio della durata di dieci mesi a giovani talenti digitali grazie al sostegno determinante di Conad che ha creduto nel progetto e lo ha reso fattibile assieme a Tiscali e Ninja Academy.
All’interno del portale www.restoalsud.it sta crescendo una vera e propria accademia del web; un’accademia gratuita che permette ai giovani che hanno un’inclinazione per innovazione e social media di conoscere il mondo digitale e prendere coscienza che si può rimanere nel Mezzogiorno a lavorare, senza cedere al disagio e alle mafie.
L’Istituto Ferraris, enclave della legalità in uno dei quartieri più problematici di Napoli e scuola simbolo dei talenti del Mezzogiorno, è il simbolo della forza dello studio, del lavoro serio, della voglia di riscatto di tanti giovani che, appena diplomati, non hanno difficoltà a trovare lavoro nelle aziende del Mezzogiorno. Un istituto che ha fatto della qualità del proprio lavoro e della solidità dei numeri la propria forza: un indice Fga – l’indicatore che pesa al 50 per cento la velocità nel percorso degli studi (percentuale di crediti formativi ottenuti) e al 50 per cento la qualità dell’apprendimento (media dei voti agli esami) – pari a 49.94/100, un voto medio alla maturità di 79.14 e 160 diplomati in media all’anno.