Coop è l’unica impresa della grande distribuzione italiana presente anche quest’anno al Salone del Gusto di Torino. Una partecipazione che data oramai 7 edizioni all’insegna di un comune sentire su tematiche affini. Il buon cibo in primo luogo a cui è doveroso aggiungere il concetto caro a Coop di democrazia del gusto: ovvero la possibilità che si realizza proprio attraverso un marchio popolare come è Coop di far diventare accessibili, sia in termini di maggiore reperibilità che di contenimento di prezzo, autentiche prelibatezze di casa nostra. Non a caso il calendario di incontri ruota attorno alla linea “Fior Fiore” che raccoglie oggi in Coop oltre 370 specialità trovate scandagliando in lungo e in largo i territori. Tra le più recenti novità si va dalla piemontese Raschera d’Alpeggio, prodotta esclusivamente con latte crudo di vacche al pascolo sopra i 900 metri, alla Boscatella trentina, un formaggio fresco prodotto in un unico caseificio in Italia (quello di Fiavè) e ancora la nuova linea di salumi: maiali che crescono liberi, ciascuno in 1000 metri quadri di terreno nel Chianti toscano, animali che si nutrono in primo luogo di bacche e ghiande del sottobosco integrate in minima parte da mangimi naturali e non ogm. Il recupero di un’esperienza di allevamento che non c’è più. E per finire in tema di dolci con il nuovissimo cremino alle nocciole e mandorle. La linea Fior Fiore continua a registrare tassi di crescita sostenuti e decisamente superiori alla media del prodotto a marchio: nel primo semestre 2014 ha fatto registrare oltre il 21% di vendite in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Degno corollario delle degustazioni (tutte le degustazioni presso lo stand Coop sono gratuite; ingresso al Salone scontato per i soci Coop) i vini della linea “Assieme”, un progetto nato e pensato in Coop, che ha unito 12 cantine cooperative per la produzione di vini quotidiani di qualità: Sangiovese, Merlot, Chardonney, Pecorino… Vini che appartengono a terre diverse ma frutto della passione di contadini innamorati del proprio lavoro e controllati in ogni passaggio della filiera.
Buono, sano e giusto. I requisiti Coop- Coerentemente con i valori di Coop e i requisiti di qualità, sicurezza e convenienza a cui sottostanno tutti i prodotti a marchio (complessivamente quasi 4000 referenze che hanno raggiunto nel 2013 i 2,9 miliardi di euro di vendite), la linea Fiorfiore deve essere garantita dall’unicità e qualità organolettica rispetto a prodotti simili, la rigorosa selezione e ricerca delle materie prime migliori, il processo di produzione in grado di associare innovazione tecnologica e attenzione alla tradizione. Non è facile diventare un fornitore di prodotto Coop: il monitoraggio a cui si sottopongono nella fase istruttoria le imprese interessate riguarda i processi produttivi, le materie prime ma anche la compatibilità con le regole che Coop si è data per ciò che concerne l’etica e il rispetto ambientale.
Sull’etica la scelta parte da lontano ma è quanto mai attuale: Coop è stata la prima impresa europea e tra le prime dieci al mondo a ottenere nel 1998 la certificazione SA 8000 che è lo standard internazionale di responsabilità sociale delle imprese. E’ uno standard sempre più da rispettare considerando che anche all’interno dei confini nazionali e del mondo occidentale possono esserci filiere critiche su cui è opportuno vigilare. Se pensiamo ad esempio alla filiera del pomodoro nelle campagne del sud d’Italia, Coop interagisce da anni con l’ausilio anche di associazioni sensibili al problema dei diritti dei lavoratori per verificare le situazioni a rischio e far sottoscrivere alle aziende agricole documenti di responsabilità, fino ad arrivare in caso di inadempienza alla sospensione della fornitura. Un’altra particolarità del prodotto Coop è la certificazione della sua bontà affidata a una pratica singolare che data ormai da più di 10 anni: l’”Approvato dai soci”, ovvero i prodotti vengono testati dai loro stessi consumatori (i soci Coop) e solo se da questo confronto il prodotto Coop risulta vincente ottiene “l’approvazione dei soci”. Diversamente i prodotti vengono rivisti e migliorati e sottoposti nuovamente al giudizio dei soci sino alla loro approvazione. La valutazione avviene su prodotti senza etichetta per garantire un giudizio il più obiettivo possibile comprendendo nel confronto anche la marca leader più conosciuta. Dal 2000 oltre 417.000 soci hanno testato più di 1900 prodotti approvandone l’88%.
Compagni di strada e guest star. Cibo che si mangia, si ascolta e si vede- Principali protagonisti nello stand Coop i produttori locali che hanno saputo realizzare filiere di valore: è il caso della cantina piemontese Terre di Vino (una delle cantine coinvolte nel progetto Assieme) o di “Alta Marea”, l’azienda di Calogero (Lillo) Sardo che con i suoi otto dipendenti fissi e i metodi artigianali di salatura e affumicatura ha traghettato i suoi tonni e pesci spada da Sciacca a tutta Italia. O di Italo Della Corte anima l’anima del Birrificio Pedavena che firma le Birre Doppio Malto Fior Fiore Coop. Antica ricetta, acqua cristallina delle Dolomiti e un mastro birraio d’eccezione a guidare le danze: Gianni Pasa. E ancora Enrico Rosso, cuore e testa del Caseificio Rosso perduto nelle valli del Biellese da dove nasce la toma maccagno Fior Fiore. Completano il programma appuntamenti con compagni di strada che, a tema, offriranno il loro contributo e la loro competenza. Si inizia giovedì 23 quando la tradizionale apertura di una forma di Parmigiano Reggiano (per opera di un maestro come Giuseppe “Beppe” Mariani, uno che sembra viverci dentro il formaggio) e si prosegue la sera del giovedì e venerdì 24 con l’apporto della redazione della rivista “Fior Fiore in cucina” e le blogger di “Giallo Zafferano”: ricette e consigli utili. E ancora sabato 25 entrano in scena i “Mangiatori”, giovani attori dello Stabile di Torino con i loro fantasiosi Menu poetici per chiudere in bellezza domenica 26 (in replica il 27) con la cuoca dai capelli rossi Luisanna Messeri da “La prova del cuoco” al Salone del Gusto. Con lei faremo la spunta di ciò che è rimasto di commestibile e realizzeremo una curiosa ma sfiziosa cena degli avanzi.
Completano il cast i ragazzi degli Istituti Alberghieri piemontesi: un centinaio di cuochi in erba che prepareranno, selezioneranno, serviranno tutte le degustazioni in programma. .
-Coop è marchio leader nella grande distribuzione organizzata del nostro Paese (una quota di mercato del 19,1%, un fatturato di 12 miliardi di euro e 724 mila euro, 1.200 strutture di vendita, 54.700 addetti) e si configura sempre di più come un leader interamente italiano, presente capillarmente sul territorio dal nord al sud del Paese. Ma Coop è anche una rete di imprese che appartiene a oltre 8 milioni di soci con una percentuale di crescita del 3,4% rispetto al 2012. Le cooperative di consumatori sono riuscite a creare in Italia una solida e capillare rete in grado di coniugare le logiche di mercato con la responsabilità sociale.