I dati provvisori per il mese di marzo diffusi oggi dall'Istat registrano un tasso complessivo di inflazione pari al -0,1% rispetto a marzo 2014.
Anche per il mese di marzo la causa principale della deflazione è da attribuirsi alla dinamica dei carburanti, scesi del 9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
L’inflazione al netto dei beni energetici è infatti in territorio positivo: +0,5%, anche se in rallentamento rispetto al +0,7% di febbraio.
“Siamo di fronte al terzo mese di fila di deflazione – dichiara Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – Una situazione che ha però una causa precisa nella diminuzione dei prezzi dei beni energetici. L’inflazione di fondo senza i beni energetici è infatti su valori positivi ma ancora contenuti e sotto controllo (+0,5% a marzo 2015): un indicatore di un’economia che può ripartire e pronta a sostenere una crescita dei consumi”.
“Deve essere infatti lo sviluppo della domanda interna il principale fattore di sostegno dell’uscita del Paese dalla crisi – continua il Presidente di Federdistribuzione - e qualche primo timido segnale in questo senso si comincia a intravvedere, sia dal rinnovato clima di fiducia che si registra tra consumatori e imprese che dai dati di gennaio delle vendite al dettaglio di Istat (+1,7% rispetto al gennaio 2014)”.
“Tutto lo sforzo del Governo deve essere ora orientato nel consentire al Paese di cogliere appieno questa opportunità, completando il pacchetto di riforme attualmente in discussione in parlamento - in primo luogo quella sul mercato del lavoro emanando i decreti attuativi ancora mancanti -, pensando a politiche strutturali di sostegno dei consumi e intervenendo con una coraggiosa spending review che possa scongiurare il pericolo dell’aumento dell’Iva contemplato nella clausola di salvaguardia prevista nella Legge di Stabilità” conclude Cobolli Gigli.
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di cinque associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione nel 2014 hanno realizzato, in base ai dati 2013, un giro d’affari di 60,6 miliardi di euro (di cui 8,6 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 47,9% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 14.600 punti vendita (di cui 7.800 in franchising) e danno occupazione a 213.000 addetti. Rappresentano, infine, il 28,3% del valore dei consumi commercializzabili.