Partenza incoraggiante per il primo week end di saldi estivi. Le imprese associate a Federdistribuzione hanno infatti registrato un +4% nelle vendite rispetto allo scorso anno. Risultati migliori il sabato rispetto alla domenica.
Ciò nonostante le temperature altissime, che hanno tenuto molti Italiani a casa, rimandando così i primi acquisti dei prodotti scontati. Ne è la riprova il fatto che i saldi sono andati meglio nei luoghi di vendita in cui le famiglie hanno potuto godere dell’opportunità di sfuggire all’ondata di caldo torrido.
Gli sconti sono stati significativi e in linea con quelli degli scorsi anni, con variazioni dal 30% al 70% in base ai capi e alle strategie di ogni singola insegna.
“Anche in occasione dei saldi estivi, come era stato per quelli invernali, il momento delle vendite di fine stagione si conferma un importante appuntamento per i consumatori e il mondo del commercio - commenta Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – Nei punti vendita della Distribuzione Moderna Organizzata è stato possibile trovare un grande assortimento e una forte scontistica, fatti che hanno stimolato gli acquisti anche in un momento nel quale ancora prevale un atteggiamento di grande prudenza da parte delle famiglie”.
“Sappiamo che i primi giorni dei saldi sono fondamentali per la definizione dei risultati finali – continua il Presidente di Federdistribuzione - ma è necessario che anche nelle prossime settimane si possano registrare risultati positivi, dando così al settore del commercio, fortemente penalizzato dalla crisi dei consumi, un’iniezione di energia e fiducia da capitalizzare per il futuro”.
“Questi risultati dimostrano altresì che, se opportunamente stimolato con iniziative commerciali, il consumatore reagisce e torna a spendere. Per questa ragione riteniamo importante la piena liberalizzazione delle promozioni nei prodotti non alimentari, un provvedimento che darebbe maggiore libertà di gestione dei propri stock e assortimenti alle imprese e più occasioni di acquisto conveniente ai cittadini”, conclude Cobolli Gigli.