Gli impegni di Simply e Auchan in materia di spreco alimentare e le iniziative speciali in collaborazione con WWF
La vendita di prodotti alimentari sfusi
Per promuovere acquisti consapevoli, limitando gli sprechi casalinghi, Auchan e Simply offrono al cliente la possibilità di acquistare solo la quantità necessaria attraverso la vendita di prodotti alimentari sfusi. Negli ipermercati Auchan è presente un reparto dedicato, denominato Self discount, con 160 prodotti sfusi (cereali, frutta secca, caramelle e dolciumi vari, pasta, riso, legumi, caffè, detersivo), mentre nei supermercati Simply le referenze vendute a peso (cereali, caramelle, frutta secca, legumi, pet food e vino) sono inserite all’interno di ciascun reparto. Per entrambe le insegne la vendita dei prodotti sfusi riguarda anche i detersivi.
Oltre a limitare gli sprechi casalinghi, la vendita di prodotti sfusi, grazie all’assenza della confezione ha consentito nel 2012 di risparmiare 4 milioni di confezioni, evitando la produzione di oltre 170 tonnellate di materiali da imballaggio (plastica, carta e alluminio).
I prodotti a marchio Simply e Auchan e la riduzione del packaging alimentare
La riduzione dell’impatto ambientale dovuta a imballaggi passa anche attraverso i prodotti a marchio Simply e Auchan. Per questo dal 2006 le due aziende hanno avviato un progetto sulla riduzione del packaging che ha consentito nel 2012 un risparmio di oltre 190 tonnellate di materiale impiegato, senza per questo compromettere le funzioni essenziali per le quali un pack nasce: proteggere, salvaguardare e garantire la qualità dei prodotti e consegnarli integri al consumatore.
Il recupero di prodotti inadatti alla vendita e gli sconti sui prodotti in prossimità di scadenza
Per aiutare le persone in difficoltà e contrastare lo spreco di beni ancora fruibili riducendo nel contempo la produzione di rifiuti, dal 2008 le due aziende hanno sottoscritto accordi con associazioni, onlus e altri operatori, per il recupero di prodotti inadatti alla vendita a causa di difetti delle confezioni o perché prossimi alla scadenza. Mediamente, i supermercati Simply e gli ipermercati Auchan donano in un anno oltre 500 tonnellate di generi alimentari, pari a oltre 900 mila pasti.
Sempre per evitare lo spreco di cibo, da anni gli ipermercati Auchan scontano i prodotti in prossimità di scadenza fino al 50% rispetto al prezzo di etichetta, posizionandoli all’interno di un banco o una vasca frigo identificata da apposita cartellonistica.
L’avvio di un progetto pilota sul tema dei rifiuti organici
Sul tema dei rifiuti organici sta partendo nell’ipermercato Auchan di Rescaldina, un progetto pilota per la produzione di compost destinato ad aree agricole. Il processo di compostaggio svolge, infatti, un’importante funzione strategica ed ecologica: oltre a contribuire a una corretta gestione integrata dei rifiuti, può recuperare e valorizzare le frazioni organiche all’interno di attività agricole, come prodotto utile alla fertilizzazione dei terreni.
Questo progetto pilota s’inserisce in un percorso più ampio che vede le due aziende impegnate da anni a razionalizzare il processo di gestione dei rifiuti e a sensibilizzare i dipendenti per elevare sempre di più il tasso di differenziazione, che nel 2012 si è attestato a circa il 70%, contro una media nazionale dell’Italia pari a circa 31,7% (fonte ISTAT 2011).
Iniziative di sensibilizzazione ed attivazione del consumatore
Tra le iniziative che saranno sviluppate da Simply e Auchan, in collaborazione con il programma WWF One Planet Food, nel 2014, sul tema spreco alimentare, si prevede una focalizzazione sulla sensibilizzazione ed attivazione del consumatore con l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare in ambito domestico.
Come primo step, Simply, Auchan e WWF hanno commissionato a GFK Eurisko un’indagine mirata a meglio comprendere il tema dello spreco alimentare nel nostro Paese, presentata oggi nell’ambito dell’evento “Ridurre lo spreco alimentare: una ricetta per salvare il pianeta”.
La ricerca permetterà di dimensionare e di approfondire i comportamenti di spreco alimentare domestico in Italia, in generale e per le principali tipologie di alimenti. Sarà inoltre possibile tracciare il profilo sociale e culturale degli italiani meno attenti al tema dello spreco alimentare, approfondendone atteggiamenti e motivazioni. L’indagine verrà condotta su un campione di 800 famiglie, rappresentative della popolazione italiana. In concreto, 800 responsabili degli acquisti alimentari in famiglia registreranno in diversi giorni della settimana le occorrenze di spreco alimentare a carico di tutti i componenti della famiglia, con riferimento ai diversi pasti della giornata.