Il commercio al dettaglio attraverso le varie epoche ha subito diverse evoluzioni, dapprima le merci si barattavano prima e si vendevano poi per strada. Poi nacque il primo negozio, era una botteguccia scura, di cui si faceva fatica a spingere la porta, al centro si trovava il bancone al di la del quale si trovava la merce. I clienti chiedevano al negoziante quanto gli necessitava e il negoziante provvedeva a soddisfarne le richieste. Tra il cliente e la merce c'era il banco, il venditore e la scorta dietro il venditore. L'evoluzione della specie ha avuto inizio nel 1852 con Aristide Boucicaut che inizia a disporre i prodotti sul banco avvicinandoli ai clienti.
La seconda evoluzione epocale avviene nel 1934 in Francia con la nascita dei "magazzini popolari". Il cliente prende da solo il prodotto e lo dà al commesso unicamente per pagarlo ponendo così le basi per la vendita a libero servizio.
Il grande dettaglio si sviluppa nel 1958 con la nascita del primo supermercato e nel 1965 con la nascita del primo ipermercato.
Grazie alla semplificazione dell'atto di acquisto l'evoluzione raggiunge il suo apice. Da quel momento il prodotto il prodotto, trovandosi faccia a faccia con il consumatore, si deve vendere da solo. Da qui la necessità di cominciare a fare dei ragionamenti sulla confezione del prodotto e del suo posizionamento, sulla collocazione dei reparti, sui flussi della clientela, sul rendimento a l metro lineare, la psicologia dell'acquirente cioè il merchandising.
Il merchandising è innanzitutto un modo di pensare come valorizzare nel miglior modo possibile il prodotto, la famiglia di prodotti, il reparto, il punto vendita.
In sintesi il merchandising è "il movimento della merce verso il consumatore"